Wild Garden, sempre più scuole umbre vogliono trasformare i propri giardini in aule a cielo apert

TUORO SUL TRASIMENO – Lunedì 23 e martedì 24 maggio si è tenuto l’ultimo incontro di partnership a Tuoro sul Trasimeno di “WILD – Wild Garden for Learning and Development”, un progetto europeo finanziato con fondi Erasmus+ di cui vi abbiamo parlato su vivombria.it nei giorni scorsi, sviluppato dal 2019 per favorire l’apprendimento delle scienze attraverso la realizzazione e gestione di Wild Garden negli spazi scolastici.

Il punto dopo questi due anni e mezzo di progetto è stato fatt al Final Meeting che si è tenuto Tuoro e al quale hanno partecipato lo Studio Naturalistico Hyla (Italia), capofila del progetto, l’Università di Pitesti e la scuola Davila (Romania), l’Università di Lodz (Polonia) e l’Istituto Comprensivo “D. Birago” (Italia).

I responsabili del progetto, insieme ai bambini e alle insegnanti della scuola primaria di Tuoro, a conclusione della due giorni hanno presentato alla comunità il magnifico Wild Garden realizzato con tanto impegno e responsabilità. Con laboratori e attività di semina e piantumazione, 130 alunni di età compresa tra 6 e 10 anni sono stati i veri protagonisti, con grande soddisfazione delle famiglie e delle docenti che li hanno accompagnati in questo percorso.

Grazie alle attività promosse anche nelle altre nazioni, in totale sono stati coinvolti 20 insegnanti e 450 studenti che negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 si sono impegnati a trasformare i propri giardini scolastici in delle vere e proprie aule a cielo aperto in cui l’apprendimento delle scienze è favorito dall’osservazione diretta dei fenomeni.

In base alla Raccomandazione del Consiglio europeo del 22 maggio 2018 (2018/C 189/01), infatti, gli Stati membri devono promuovere l’acquisizione di competenze in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM). Tuttavia, indagini internazionali quali il PISA o il PIAAC dell’OCSE indicano che una quota costantemente elevata di adolescenti e adulti dispone di competenze di base insufficienti.

Scopo  principale del progetto è stato quindi non solo quello di migliorare le competenze scientifiche dell’insegnante e dell’alunno ma anche quello di fornire uno strumento didattico di alto valore pedagogico, versatile, in grado di rispondere a tutte le esigenze dell’insegnante non soltanto nel trattare e stimolare la trattazione di temi scientifici, spesso difficili da illustrare in classe, ma anche quello di poter rinnovare la programmazione scolastica utilizzando strategie didattiche inclusive ed integrative che permettano di coinvolgere attivamente tutti gli alunni e di migliorare la qualità delle lezioni.

Per il raggiungimento dell’obiettivo sono stati ideati supporti didattici che aiutano gli insegnanti delle scuole primarie a progettare un Wild Garden. Stagni, siepi, prati… piccoli ecosistemi in cui piante ed animali raggiungono un equilibrio simile a quello che si trova spontaneamente in natura! Nel giardino, quindi, sarà possibile osservare diversi esseri viventi compiere i loro cicli sotto lo sguardo curioso dei bambini e dando agli insegnanti la possibilità di rendere più affascinante l’apprendimento delle scienze.

Il progetto ha previsto così la realizzazione di 4 prodotti intellettuali: “Il Wild Garden”, pubblicazione che ha l’obiettivo di fornire tutte le informazioni utili per l’ideazione e l’allestimento del wild garden anche grazie alla trattazione di progetti già sviluppati nel mondo, anche in ambito scolastico (partner responsabile è lo Studio Naturalistico Hyla); “Insegnare nel Wild Garden – manuale per insegnanti”, testo che ha lo scopo di fornire una formazione completa all’insegnante per affrontare al meglio l’attività didattica nel Wild Garden (il volume è composto di due sezioni, le scienze naturali nell’insegnamento e la pedagogia della natura, il partner responsabile è l’Università di Pitesti); “Strumenti educativi per studenti ed insegnanti”, una guida pratica ed un supporto costante per l’insegnante che utilizza il Wild garden come strumento didattico grazie a schede di approfondimento, schede laboratoriali ed attività interattive (partner responsabile è lo Studio Naturalistico Hyla); “Corso on line”, corso di formazione e-learning rivolto agli insegnanti reso disponibile sulla piattaforma Moodle, una aula virtuale per gli insegnanti che vorranno avviare un progetto Wild Garden con la propria classe (partner responsabile è l’Università di Lodz).

In questi giorni sono già stati effettuati degli incontri con le prime scuole interessate, come la Direzione Didattica 2 Comparozzi di Perugia e l’Istituto comprensivo “Pietro Vannucci” di Città della Pieve, che hanno chiesto la formazione agli insegnanti per trasformare i loro giardini in Wild Garden e grazie ai fondi del PON (progetto Edugreen finanziato dal Ministero dell’Istruzione) che sostengono la sistemazione dei giardini delle scuole.

IL PROGETTO

Il progetto, che proprio in queste settimane sta volgendo al termine, ha coinvolto tre nazioni, Italia, Polonia e Romania, nella realizzazione e sperimentazione di materiali didattici che sono stati messi a disposizione di tutti gli insegnanti, educatori e cittadini che vorranno utilizzarli per progettare e realizzare un Wild Garden.

I materiali didattici sono stati realizzati dallo Studio Naturalistico Hyla (partner coordinatore – Italia), dall’Università di Pitesti (partner – Romania) e dall’Università di Lodz (partner – Polonia) e successivamente testati ed utilizzati per la realizzazione di un Wild Garden dall’Istituto comprensivo “Dalmazio Birago” di Tuoro e Passignano sul Trasimeno (partner – Italia) e dalla scuola “Alexandru Davila” di Pitesti (partner – Romania).

Tutti i materiali didattici sono a disposizione delle scuole nel sito web di progetto: www.wildgardenschool.eu

Redazione Vivo Umbria: