Stavolta i dubbi erano pochi davvero, “Parasite” era il super candidato alla vittoria e così è stato. Il film del regista Joon-ho Bong è stato incoronato nella lunga notte degli Oscar come miglior film internazionale, prima opera sudcoreana ad aggiudicarsi il premio. E non basta, si aggiudica anche quello per la sceneggiatura originale e per la regia.
Tanti applausi anche per Joaquin Phoenix che dopo ben quattro candidature ce l’ha fatta: è lui il miglior attore per Joker di Todd Phillips. A Joker il riconoscimento anche per la migliore colonna sonora originale composta da Hildur Guðnadóttir, violoncellista e compositrice islandese.
La migliore attrice protagonista è Renée Zellweger magistrale interprete in Judy.
A Brad Pitt per C’era una volta a…Hollywood di Quentin Tarantino e Laura Dern (terza nomination) per Storia di un matrimonio sono andate le statuette per migliori attori non protagonisti.
L’altro film che era dato per possibile vincente, 1917 di Sam Mendes, si è aggiudicato tre Oscar: sonoro, fotografia ed effetti speciali.
Da segnalare l’Oscar per la miglior canzone originale, andata a Elton John e Bernie Taupin per “(I’m Gonna) Love me Again” del film “Rocketman“.
A “Toy Story 4” l’Oscar per miglior film di animazione, e riuscire a vincere nonostante ormai si tratti di una “serie”, seppure di successo, non è poi così scontato.
Commovente l’apertura della serata sul red carpet con l’omaggio di Spike Lee a Kobe Bryant. Il regista indossava uno smoking color viola e oro con il numero 2 e il 4 ai lati della giacca a comporre quel magico e indimenticabile 24. Peraltro il premio per il miglior cortometraggio animato è andato proprio a “Hair Love” e dedicato a Kobe.