SOLOMEO – Tempo di bilanci per uno dei festival che da oltre 20 anni si svolge in Umbria e che quest’anno, per motivi di forza maggiore, ha allestito una edizione mini del Festival Villa Solomei. Soddisfatto il direttore artistico Fabio Ciofini e l’intera organizzazione e, soprattutto, il pubblico. Da sottolineare la bellissima chiusura con lo spettacolo di Sergio Rubini sul palco insieme ai bravissimi Solisti Aquilani.
“Gli artisti che si sono esibiti sono stati tanti, e tutti applauditissimi – si legge nella nota stampa degli organizzatori – a partire dal Laura Catrani che ha aperto il festival alle 17,30 con Vox in Bestia – Un prontuario di Animali Divini Le musiche sono di Fabrizio de Rossi Re (Inferno), Matteo Franceschini (Purgatorio) e Alessandro Solbiati (Paradiso). A lei è seguito Lucente Stella – Danze, ballate e madrigali al tempo di Dante Alighieri dell’Ensemble Orientis partibus (Valeria Puletti voce e viella, Stefano Benini voce, Roberto Bisogno liuto, Giovanni Brugnami flauto diritto, doppio, col tamburo e Vladimiro Vagnetti bombarda, salterio, percussioni) e poi in successione, in una piccola maratona musicale, il concerto d’organo con Luigi Accardo, accompagnato dal violino barocco di Gian Andrea Guerra (Ensemble Vanvitelli). Il violino tra Italia e Germania nel ’700 – L’influsso dello stile concertante italiano sulla musica di Bach il titolo del concerto. Alle ore 20.00, in PIAZZA DEL CASTELLO, è stata la volta di Amor che nella mente mi ragiona – Il viaggio di Dante Alighieri dalla ‘selva oscura’ al ‘templo che solo amore e luce ha per confine’. Spettacolo con Carlo Dalla Costa voce recitante, Luca Ranieri viola, Maria Cecilia Berioli violoncello, Lucrezia Proietti pianoforte (Umbria Ensemble). Lo spettacolo è stato organizzato dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli nell’ambito del Festival Musica con Vista del Comitato AMUR, con Le Dimore del Quartetto e Associazione Dimore Storiche Italiane, in collaborazione con Touring Club Italiano, Fondo Ambiente Italiano e Teatro Stabile dell’Umbria. Con le parole di Dante recitate sotto le stelle – conclude la nota – si è chiusa questa piccola grande edizione 2021, con l’auspicio di tornare presto alla normalità e ad un Festival in grande stile come la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli ha ormai abituato il suo pubblico”.