Verso Trasimeno Prog Festival: intervista a Luca Grosso, leader degli Ikan Method

Per le interviste con i protagonisti del Trasimeno Prog Festival che si terrà a Castiglione del Lago il 21 e 22 agosto, oggi è con noi Luca Grosso, leader e batterista degli Ikan Method.

Luca, parlaci anzitutto del tuo percorso artistico

Ho iniziato a suonare a 16 anni, a studiare musica a 21. Nel 1996 sono entrato nei Projecto, gruppo power metal di Savona con il quale ho inciso due cd. Nel 2002 ho iniziato l’avventura con i Beggar’s Farm, all’epoca tribute band ufficiale italiana dei Jethro Tull, suonando con personaggi come Bernardo Lanzetti, Giorgio Piazza, Rodolfo Maltese ed altri ancora; una bella palestra per affinare il mio drumming. Lì ho conosciuto Marcello Chiaraluce, con cui è iniziato un sodalizio ed un’amicizia che dura da anni, così come con Mauro Montobbio qualche anno dopo, nel 2009; assieme abbiamo inciso anche alcuni pezzi sui primi due capitoli del Rome Pro(g)ject di Mauro Montobbio . Dall’autunno scorso faccio parte anche dei Mindlight, gruppo power-prog metal di Savona, dove canta Davide Garbarino. Stiamo registrando un nuovo disco. I miei batteristi di riferimento sono Neil Peart, Phil Collins, John Bonham e Nick D’Virgilio, solo per citarne alcuni. Ho sempre cercato di imparare qualcosa da tutti, dai miei idoli ai vari insegnanti che ho avuto.

Come nasce il progetto Ikan Method e chi sono i musicisti che ti affiancano?

Da un’idea che mi girava in testa da molto tempo: sarò in grado di scrivere la mia musica? Così circa tre anni fa ho iniziato a comporre i primi pezzi coinvolgendo Marcello Chiaraluce con il quale man mano registravamo le chitarre. Ho contattato Fabio Zunino, con cui suonavo nei Projecto e Davide Garbarino, che ha fatto un gran lavoro su voci e cori. A PJ Abba (sempre ex Projecto) ho affidato l’assolo di Time Lost, e per la parte di flauto in The Storm ho chiesto a mio figlio, un flautista in casa fa sempre comodo; chissà che in futuro non riesca a coinvolgere anche mia figlia che suona le tastiere. Vista la voglia di proporre il tutto dal vivo sono entrati nella band anche Andrea Protopapa alle tastiere e Giovanni Giordano alla chitarra.

E siamo al presente, con l’esordio live del gruppo (rimandato a causa del covid purtroppo) … e che esordio, visto che avverrà al Trasimeno Prog Festival. Come hai vissuto questo strano se non surreale periodo del covid?

È stato uno dei più strani che ricordi; ero impaurito ed arrabbiato perché non potevamo provare e suonare dal vivo, ed esercitarmi solo su una batteria elettronica che avevo in cantina. Persone care che hanno contratto il virus, l’incertezza su cosa sarebbe successo; psicologicamente è sato un disastro; non sarà facile tornare completamente alla normalità; in ogni caso ho continuato a comporre.

Alla fine di maggio avete pubblicato Blue sun, il vostro disco d’esordio; ce ne vuoi parlare?

In Blue Sun ho tirato fuori la mia anima, ne vado molto fiero; si sentono chiaramente tutte le mie influenze. Ho scritto i pezzi in un periodo molto difficile per me, e questo si riflette sui testi che raccontano delle mie esperienze personali fino ad arrivare alla mia percezione della società’; sono pessimista sul mondo odierno; siamo sempre più soli ed egoisti, legati a una realtà digitale che ci estranea da tutto.  Musicalmente parlando i miei compagni di avventura hanno rispettato quello che avevo scritto, aggiungendo anche le loro idee per migliorare il risultato finale.  Non ce l’avrei fatta senza il loro contributo e non potrò mai ringraziarli abbastanza; anche i nuovi acquisti Andrea e Giovanni si stanno rivelando professionali e preparati. Il gruppo gira bene e lo sentirete presto.

Come vi sentite a suonare in quello che forse è l’unico festival prog di questa strana estate?

Abbiamo l’occasione di suonare in un festival con un pubblico attento e appassionato, organizzato da appassionati di musica, con gruppi di assoluto rilievo e in una splendida cornice; cosa potremmo pretendere di più?

Progetti per il futuro?

Per il futuro vorremmo proporre il più possibile la nostra musica dal vivo, farci conoscere da un pubblico più vasto. Le premesse ci sono tutte visto che il disco piace e anche la Maracash Records sta facendo un ottimo lavoro per la diffusione e la promozione. Ho già pronti molti pezzi per il prossimo disco e presto probabilmente inizieremo a lavorarci su e a registrare; continuate a seguirci.

 Grazie Luca, a presto … cioè a venerdì.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.