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Verso Trasimeno Prog Festival: intervista a Filippo Marcheggiani, chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso

Per le interviste con i protagonisti del Trasimeno Prog Festival che si terrà a Castiglone del Lago il 21 e 22 agosto, oggi è con noi Filippo Marcheggiani, chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso

Ciao Luca, presentati agli amici di Vivo Umbria. 

Sono un musicista di estrazione rock. Ho iniziato verso la fine degli anni ‘80 e migliorando sempre più la mia conoscenza musicale la curiosità mi ha portato ad avvicinare anche jazz e musica classica.

Collabori con il Banco del Mutuo Soccorso da oltre 25 anni, com’è che sei entrato a farne parte?

Nel 1994 il Banco stava cercando un secondo chitarrista. Mi presentai quasi in maniera sfacciata al provino e Vittorio Nocenzi decise di correre il rischio dando fiducia a questo diciottenne di cui forse intravedeva le potenzialità sia dal punto di vista musicale che umano. Spero negli anni di aver ripagato le aspettative.

Negli ultimi anni sono scomparse due figure imprescindibili per il Banco, Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese; ti va di consegnarci il tuo personale ricordo?

Oltre a Vittorio, anche Rodolfo e Francesco mi hanno accolto benissimo, quasi come un figlio. Rodolfo era una persona che viveva per la musica e per la chitarra; eravamo molto legati anche al di fuori del rapporto professionale ed aveva verso me un atteggiamento protettivo. Con Francesco mi confrontavo spesso e lui aveva sempre risposte mai banali sia riguardo la musica che per le scelte di vita. Mi mancano moltissimo sia sul palco che fuori.

Quali sono le tue attività musicali al di fuori della formazione romana?

Attualmente sono concentrato sui progetti del nuovo Banco, e nell’ultimo album Transiberiana ho esordito anche nella produzione ed arrangiamento. Stiamo iniziando a lavorare al prossimo album e c’è poco tempo per altre cose. Il mio progetto solista FM è fermo, anche perché mi sono un po’ disamorato del substrato culturale musicale che c’è ora in Italia, dove la musica di qualità fa fatica a trovare spazio.

Nel 2019 avete pubblicato un album di inediti dopo molti anni, “Transiberiana”; ce ne vuoi parlare?

Transiberiana lo ritengo un album importantissimo sia per noi che per i nostri fans, che lo considerano tra i più belli del Banco. È un concept con dei contenuti molto forti che forse stona con quanto si sente in giro attualmente. Tutti ci hanno creduto fortemente supportandoci come non mai in questo progetto di rinascita della band dopo un periodo così difficile.

Il covid ha bloccato la vostra attività live che era da poco ripresa; state riprendendo proprio in questi giorni a suonare, ci vuoi ricordare le date?

Siamo fermi dai primi di febbraio ed abbiamo tenuto il primo concerto post covid qualche giorno fa, il 14 agosto, al festival di Magliano in Friuli; poi saremo a Castro dei Volsci il 23 ed a Salerno il 4 settembre. Io personalmente avrò l’onore ed il piacere di partecipare il 21 agosto all’importante Festival organizzato da Trasimeno Prog dove eseguirò la musica del Banco in una veste inedita; per scoprirne di più dovrete esserci. Poi vista l’amicizia che ci lega, chissà che il prossimo anno non si possa venire a Castiglione del Lago con tutta la band.

Cosa pensi dell’associazione Trasimeno Prog che cerca di diffondere un genere musicale, il prog, spesso per spacciato, che anche grazie a band emergenti, è ancora molto seguito.

Trasimeno Prog è una realtà coraggiosa che sfida i mulini a vento, un po’ come noi, e per difendere il progressive svolge una vera e propria battaglia a favore di tutti gli appassionati. In questo senso è una piccola isola felice, in riva ad uno splendido lago, e dobbiamo tenercela stretta. Faccio un grande in bocca al lupo a Trasimeno Prog nel sostenere, come sta facendo, la buona musica come proposta culturale.

Grazie Filippo, a presto

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