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#Seilive: venerdì l’appuntamento con la storia dei coniugi Franchetti

#seilive coniugi franchetti

MAGIONE – Proseguono gli appuntamenti online all’interno dell’iniziativa #Seilive. Una Belle Époque di provincia?”, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Magione.

Leopoldo e Alice Franchetti a Villa Montesca: un’unione spirituale tra la promozione del femminismo europeo e l’impegno sociale”, questo il titolo dell’incontro, che verrà trasmesso venerdì 12 marzo alle 17,30 sulla pagina Facebook di Magione Cultura.

A parlarne sarà il direttore della Fondazione Villa Montesca Fabrizio Boldrini, che ci racconterà di come i coniugi Franchetti siano stati dei precursori nella didattica con le Scuole rurali.

Il barone Franchetti (1847-1917), infatti, era particolarmente sensibile ai problemi socio-economici, alle questioni agrarie e alla necessità di una loro riforma economica per il miglioramento della vita e della condizione culturale dei contadini e trovò in sua moglie Alice (1874-1911) una valida collaboratrice nel raggiungimento di questi scopi.

A partire dal 1901 infatti, sulla spinta del movimento di rinnovamento educativo detto delle “Scuole Nuove” diffuso in tutta europea alla fine del secolo diciannovesimo, la Baronessa Franchetti istituì le scuole rurali di Villa Montesca e Rovigliano, destinate ai figli dei contadini con classi fino al 6 livello e accesso libero, che rappresentarono un assoluta innovazione sia per la loro profonda vitalità didattica sia per il loro impatto sociale. Le nuove scuole furono aperte per i figli dei mezzadri affinché potessero avere accesso all’istruzione perché, nell’alta visione di Alice e Leopoldo, nel miglioramento della loro posizione sociale stava la vera svolta culturale del Paese che stava faticosamente guadagnando la sua unificazione.

Anche Maria Montessori – medico, educatrice e pedagogista nota a livello internazionale – fu ospite, nel 1909, a Villa Montesca.

Maria Montessori Villa Montesca
Maria Montessori a Villa Montesca

Nelle Scuole rurali si sperimentarono approcci alla didattica che ancora oggi stupiscono per la loro incredibile modernità. Dall’idea di una cultura ed un’educazione tendenti all’emancipazione delle classi povere partirono anche altre iniziative come il Laboratorio Tessile Umbro del 1908. Questi progetti diventarono un punto di riferimento per lo sviluppo dell’Alta Valle del Tevere in un nuovo modello di interazione tra sviluppo economico e sviluppo sociale.

Oggi, a Villa Montesca, Città di Castello, ha sede l’omonima Fondazione che continua a portare avanti gli ideali dei due coniugi.

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