PERUGIA – Inserita nel programma “Velimna, gli etruschi del fiume”, ventiduesima edizione promossa dalla Pro Ponte, la “passeggiata archeologica” ha riscosso molti consensi e partecipanti partita dalla chiesa monumento di San Bevignate, dopo una visita guidata ai preziosi dipinti medievali che affrescano le pareti e alla “follonica” di epoca romana (bottega dei fullones, cioè operai addetti al lavaggio e alla smacchiatura delle vesti). Una sessantina i partecipanti che hanno seguito Luana Cenciaioli, responsabile scientifico della Pro Ponte, lungo il percorso sui sentieri che scendono verso l’Ipogeo dei Volumni godendo suggestivi panorami della città di Perugia.
Ad attendere i “passeggiatori” all’Ipogeo la direttrice M. Angela Turchetti che, dopo la visita al monumento etrusco e alla necropoli lungo i sentieri della collina, ha aperto le porte dei cantieri e dei laboratori di restauro dei reperti etruschi conservati nei cinque piani interrati nella collina della necropoli. Qui i tecnici al lavoro hanno mostrato alcune fasi di intervento per recuperare e ricostruire vasellame, urne, piatti e altri oggetti rinvenuti nelle tombe di tutti i territori etruschi della Toscana, del Lazio e dell’Umbria. Un’esperienza unica, proseguita anche nell’appuntamento delle 20, perché quello annesso alla zona archeologica del Palazzone è l’unico laboratorio al mondo dove si eseguono questi delicati restauri. Ancora una volta, diunque, apprezzatissima l’iniziativa della Pro Ponte e dell’Ipogeo far conoscere questi straordinari tesori dell’antichità.