Cerca
Close this search box.

Vanni Capoccia: Monte Pacciano, i suoi rii, la fontana e il prestigioso riconoscimento per Perugia

PERUGIA – Il 13 febbraio a Perugia ci sarà alla Sala dei Notari un prestigioso convegno internazionale sul sistema idrico di Monte Pacciano che ha fatto avere a Perugia un importante riconoscimento.  Il titolo del convegno che si aprirà alle ore 10, è  “Acqua bene comune – Da Monte Pacciano al Tevere: un territorio da apprezzare”.
Da qui, questo intervento di Vanni Capoccia che evidenzia due elementi davvero importanti che sono alla base di questa gratificazione: l’impegno dal basso e il concetto di città storica.
******************
Monte Pacciano, i suoi rii, la fontana
e il prestigioso riconoscimento per Perugia

di Vanni Capoccia

L’Icid – organizzazione non governativa internazionale con sede a Nuova Delhi – ha lo scopo di migliorare la gestione delle risorse idriche e del suolo per incrementare la produzione agricola mondiale promuovendo nel contempo uno sviluppo che salvaguardi la natura.

Tra le sue finalità c’è quella di riconoscere “Patrimonio del Mondo” luoghi di particolare interesse idrico non solo per conservarli ma per consentirgli quand’è possibile di continuare a svolgere il loro compito. Tra i siti che hanno ottenuto questo riconoscimento c’è il territorio del monte Pacciano dove insiste l’antico acquedotto della bellissima Fontana di Piazza di Perugia.

Riconoscimento prestigioso per Perugia e premio per l’impegno che da tempo il Circolo Ponte d’Oddi ha messo nel far conoscere quanto rimasto degli arconi dell’acquedotto e nel porre il problema della loro salvaguardia: da un lato quello del Circolo è stato un vero e proprio servizio civile svolto nella loro comunità, dall’altro un esempio di rammendo storico artistico culturale e civico svolto nella e per la città storica.

Partendo dalla campagna intorno a Ponte d’Oddi arrivando nel cuore della città hanno fatto della Fontana e del suo acquedotto un unico pensiero come d’altronde erano un unico pensiero quando la vollero; le scritte sulla Fontana di Piazza sono ancora lì a testimoniarlo. E agendo in questa maniera sono stati esempio concreto di cosa significhi “città storica” e di quanto sia utile, se non indispensabile, questo nuovo concetto per allargare lo sguardo sul patrimonio della città.

Il 13 febbraio alla Sala dei Notari con un convegno di una giornata verrà presentato questo riconoscimento.

Illustrando cosa significhi, il percorso che ha portato a esso, cosa comporterà per la città di Perugia e per la sua Fontana verranno spiegati i motivi per i quali l’associazione internazionale ICD-CHD con sede a New Delhi ha riconosciuto il valore di “World Heritage Irrigation Structure” al sistema idrico che dai conservoni di Monte Pacciano scende fino al Tevere; del quale fa parte anche l’antico acquedotto che portava l’acqua alla Fontana di Piazza di Perugia con i suoi marmi scolpiti da Nicola e Giovanni Pisano e i bronzi fusi da Rubeus.

Di fatto, ora, il sistema idrico di Monte Pacciano è un Patrimonio non solo di Perugia ma del mondo riconosciuto in un meeting a Sidney da un’organizzazione mondiale e da tecnici di valore internazionale. Riconoscimento di cui bisogna essere grati a tutti e tutte quelli (Circolo Ponte d’Oddi, altre associazioni, singole personalità) che si sono impegnati per ottenerlo che fa capire quanto sia importante un impegno che nasce dal basso capace di coinvolgere intelligenze e capacità cittadine avendo uno sguardo largo su tutto il territorio storico di Perugia non fermandosi alle mura medievali e di come in esso sia costante l’agire degli uomini e delle donne e di questo su di loro.

Renzo Piano parlando dei quartieri nelle città ricorda che bisogna operare in essi non con grandi opere ma con dei rammendi. Quest’attestato sebbene non materiale è un rammendo nella Città storica di Perugia. Mette insieme i Conservoni, quanto rimasto degli Arconi medievali, toponimi, Botticelle alla loro Fontana ricollegandoli ai rii che da monte Pacciano scendono verso il Tevere. Un unico territorio in un unico sguardo che riconnettendo storia, memoria, ricordi dice che quelli che scendono da Monte Pacciano non sono semplici “fossi” ma elementi di un sistema in parte naturale in parte dovuto all’agire umano nel tempo che abbiamo ereditato.

Un Patrimonio del quale diventare consapevoli per i presenti e i futuri che induce a pensare non solo alla Bellezza infinita della Fontana ma a tutto quello che le acque di Monte Pacciano generano. Riconosciuto da una prestigiosa organizzazione internazionale alla città di Perugia e a tutte e tutti i suoi abitanti dandogli nel contempo l’incarico di apprezzarlo, tutelarlo, utilizzarlo per lasciarlo a coloro che verranno.

Articoli correlati

Commenti