Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste riflessioni di Vanni Capoccia che riguardano la mostra “Aere” a Perugia, Palazzo della Penna, a cura di Massimo Mattioli.
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Aria contemporanea a Palazzo della Penna
di Vanni Capoccia
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A Perugia città che non brilla per l’attenzione all’arte contemporanea va senz’altro accolta con piacere e come un buon auspicio per il prossimo futuro “Aere”, mostra realizzata nell’ambito di “Isola prossima” al Museo civico di Palazzo della Penna dal 25 settembre al 1° dicembre a cura di Massimo Mattioli storico e critico dell’arte.
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Ventisei artisti di spessore internazionale con opere esposte senza sbavature e cadute di qualità in un percorso lineare centrato sull’aria tra i quali l’argentino Leandro Erlich con una bellissima e poetica nuvola tridimensionale in vetro; Il sempre misterioso Gino De Dominicis in un video nel quale tenta un volo; con Arcangelo Sassolino che imprigiona l’aria in un pneumatico mentre Corrado Bonomi con i suoi “Castelli in aria” riecheggia il Calvino più immaginario, il “dadaista” instancabile e ancora sorprendente Piero Manzoni con i suoi celeberrimi “Fiato d’artista” e se alcuni si focalizzano sugli aspetti più lirici degli elementi atmosferici c’è chi si è dedicato a un progetto più tecnologico con scarpe che sembrano protesi camminanti sopra una nuvola.
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In definitiva un percorso che evidenzia come l’aria non sia solo un indispensabile elemento atmosferico ma abbia una sua plasticità e, forse per la sua indispensabilità, anche valore estetico, riflessivo, etico; e pure politico come dimostra Mario Consiglio, con un suo soffice e incisivo attualissimo messaggio politico: “ARMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO”.
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In definitiva una mostra con una sua dignità, necessaria in sé e in particolare in una città come Perugia nel complesso indifferente al contemporaneo da percorrere con cura nel tempo del cambiamento climatico che sta agendo su di noi non solo per i problemi pratici che comporta ma cambiando noi stessi, le nostre relazioni, il nostro sguardo sul mondo.