PERUGIA – Dalle ricerche on line la parola chiave “vacanze in Umbria” risulta avere parecchi accessi: per essere esatti nel mese di marzo 2021 ben 6.880 volte, mentre “agriturismo Umbria” registra 28.260 ricerche. Un passo indietro, peraltro, per dire che le statistiche regionali ad agosto dello scorso anno fecero registrare un aumento del +7% negli arrivi e +0.9% nelle presenze rispetto ad agosto 2019.
I dati sono stati raccolti da Spring, attiva dal 2018 che si occupa della comunicazione turistica e della realizzazione di software, campagne marketing, analisi dati e strategie digitali. Costantino Pinelli, socio dell’agenzia, spiega: “L’esperienza maturata quotidianamente nel settore ci consente di avere un termometro affidabile per misurare gli andamenti del mercato, capire come si stanno muovendo e si muoveranno i flussi turistici, online e offline. Il nostro lavoro ci porta tutti i giorni a confrontarci con gli imprenditori del turismo e soprattutto con i dati, che in realtà ci stanno dando segnali più che confortanti per la stagione 2021 nella nostra regione”.
Durante questo anno di pandemia – è il commento dell’agenzia M2 che ha diffuso l’indagine – si e specialmente in questi ultimi mesi, quando nel dibattito pubblico si parla di turismo viene spesso dipinto un quadro pressoché drammatico del settore in generale. È naturalmente vero se ci si riferisce ai mesi invernali e ad alcune mete specifiche. Ma la percezione, non confermata dai dati, che nel 2020 non ci sia stato, né ci sarà nel 2021, un reale mercato per gli operatori del turismo umbro e italiano in generale non corrisponde del tutto al vero. Dalle ultime analisi di Spring Marketing, azienda con sede in Umbria, tra i player in Italia e all’estero, del settore del web marketing turistico, quello che emerge è una situazione differente. Il mercato del turismo umbro è stato in grado di generare un buon movimento nella stagione estiva 2020 e potrebbe ripetere le performance anche nella stagione in arrivo.
I dati del 2020 e le ricerche online 2021
L’anno scorso – riporta M2 – nonostante le difficoltà legate alla ripartenza, le statistiche relative alla regione Umbria riportano ad agosto addirittura un aumento del +7% negli arrivi e +0.9% nelle presenze rispetto ad agosto 2019. Nel luglio 2020 le ricerche per la parola chiave “vacanze umbria” erano 50.030 contro le 15.150 del 2019. I soggiorni nei mesi di apertura in Umbria sono aumentati sicuramente grazie alle sue peculiarità territoriali: tranquillità, pochi grandi centri, natura e spazi incontaminati diffusi rendono l’Umbria uno dei luoghi ideali dove riuscire a vivere il nuovo stile di vita nell’era del Covid. Ma secondo Spring anche la comunicazione ha avuto un ruolo importantissimo nell’intercettare i flussi turistici e portarli nella nostra regione. Quest’anno, le chiusure imposte hanno rallentato l’avvio della stagione, ma online le persone si stanno già muovendo.
Spring nella sua attività di analisi dati, rileva che gli utenti stanno cercando attivamente una vacanza in Umbria e la stessa parola chiave “vacanze Umbria” è stata cercata nel mese di marzo ben 6.880 volte, mentre “agriturismo umbria” registra 28.260 ricerche.
Hotel Insight, la piattaforma realizzata da Google in collaborazione con il ministero per i Beni culturali e il Turismo (Mibact), l’Agenzia nazionale del Turismo e l’Organizzazione mondiale del turismo, insieme a Confindustria e Federalberghi, permette di ottenere informazioni sulle ricerche compiute dai potenziali turisti e sulla loro provenienza. I dati che ci restituisce ci dicono che nelle ultime settimane cresce la domanda di persone che stanno cercando online una vacanza in Umbria; non sono solo Italiani, ma anche stranieri e in particolare, americani, inglesi e tedeschi. Segnali positivi – prosegue la nota stampa dell’agenzia – arrivano inoltre dagli stessi imprenditori turistici che collaborano con Spring, non solo in Umbria, ma in diverse zone d’Italia e hanno già fatto importanti investimenti in pubblicità per essere visibili sui mercati esteri e nazionali e uscire vincenti dall’impasse del momento.
“La nostra esperienza – conclude Benjamin Guidi, socio di Spring Marketing – ci porta a dire che il peggio sia passato (molte regioni stanno infatti già ottenendo un boom di prenotazioni per i mesi più caldi). Allo stesso tempo riteniamo che sia necessario cominciare a lavorare già da adesso per una ripartenza a pieno regime nel prossimo futuro, panificando le azioni di comunicazione da intraprendere e sostenere nel tempo. Le testimonianze di alcuni territori ci dimostrano come attraverso strategie mirate costruite sulla base dei numeri del mercato e delle contingenze sia possibile ottenere ottimi risultati”.