Uscito oggi, in tempo per la notte Halloween, The Dark Pictures Anthology: Little Hope

Finita l’attesa per gli appassionati di teen-horror e videogiochi. Oggi, 30 ottobre, alla vigilia della notte di Halloween, esce finalmente The Dark Pictures Anthology: Little Hope, secondo capitolo della serie di Supermassive Games The Dark Pictures Anthology. Lo studio inglese trasporta lo spettatore/giocatore anche in questo nuovo capitolo in un ibrido perfetto tra cinema slasher, studiandone e rappresentando con perfezione cliché e sottogeneri, e mondo videoludico.

Pip Torrens nel ruolo del Curatore

Little Hope così come Man of Medan, primo capitolo dell’antologia basato sulla leggenda della nave fantasma SS Ourang Medan, e Until Dawn, considerato un episodio pilota di questo progetto, parte dal presupposto di poter decidere come andrà questa storia horror; tutti possono vivere e tutti morire. Questo è reso possibile dal Butterfly effect (rinominato da Man of Medan Bussola Morale): ogni scelta che si prende conta, ogni singola decisione anche la più piccola può portare ad una fine sicura. È proprio tale caratteristica a favorire un ampia rigiocabilità, “la tua storia è solo una delle molte possibili”. Fin qui si potrebbe commettere l’errore di credere questi giochi storie interattive, ma non è così. Dal mondo videoludico arriva l’esplorazione dell’ambientazione per trovare tutti i collezionabili per scoprire i segreti della trama o per trovare le premonizioni (in Little Hope una serie di foto e cartoline), che mostrano stralci di possibili futuri.

Di cosa tratta però questo nuovo capitolo? Quattro studenti e il loro professore dopo un incidente si ritrovano tra le sopranaturali nebbie della cittadina di Little Hope, uno dei tanti villaggi in cui nel 1692 serpeggiava il terrore della stregoneria. Una storia più macabra e spaventosa che cerca un ritorno alle origini con Until Dawn, riprendendo i vantaggi e le parti meglio riuscite della The Dark Pictures Anthology e lasciandosi alle spalle quelli elementi meno riusciti e a tratti frustranti di Man of Medan. Ad accompagnare gli spettatori/giocatori in quest’avventura un cast stellato formato da Pip Torrens, nel ruolo del Curatore, misteriosa figura onnipresente e fuori dal tempo, custode dei vari episodi dell’antologia, Alex Ivanovici, Will Poulter, Ellen David, Kyle Bailey, Caitlyn Sponheimer, Scott Haining e Skye Burkett, David Smith.

Il gruppo di protagonisti

Anche se questo secondo capitolo è uscito oggi, in tempo per una partita con gli amici la notte di Halloween, già si pensa ai prossimi capitoli grazie ad alcuni indizi presenti nella Collector’s edition. Lo steelbook e la mappa presentano altri due simboli oltre alla nave fantasma di Man of Medan e alla bambola di Little Hope: una mezzaluna in Medio Oriente e un compasso nella regione dei grandi laghi, sempre negli Stati Uniti. Nella scena post credits di Little Hope è stata confermata l’ambientazione medio orientale, probabilmente l’Iraq, nel prossimo titolo annunciato per un generico 2021  The Dark Pictures Anthology: House of Ashes. Nell’attesa di maggiori informazioni sui due nuovi capitoli e con la speranza che se non saranno Ps4 almeno questi due possano essere crossgen i fan potranno divertirsi con The Dark Pictures Anthology: Little Hope.

Per approfondire la serie clicca qui per il nostro articolo dedicato.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.