Uno strano animale alla tavola natalizia

Come sapete amo il Natale tradizionale della mia regione. Quello con la galantina i cappelletti, il cappone, la parmigiana di gobbi e il torciglione.
La tradizione, diciamolo, è una cosa che dà sicurezza, che ti porta a casa ovunque tu sia e che ti permette di chiudere gli occhi e di sentirti dentro una Madeleine.
“Aria nuova quest’anno, ho ricevuto in dono una tacchinella di pollaio”
Che?
“La farò riempire di cappelletti, e la farò portare, in bella vista, a tutti gli invitati”
Già era un Natale strano: per la prima volta da tutta la vita non saremmo andati dai nonni romani, dove il divertimento era assicurato, con tanti cugini e leccornie da ogni dove. Immaginarmi il pranzo della festa con un secondo riempito di primo, posto in mezzo alla tavola come un trofeo, era una cosa che non potevo tollerare.
“Non sprechiamo i cappelletti in questo modo, non si meritano un tacchino”
“Figlia mia, non ti preoccupare, l’effetto sarà bellissimo, e i cappelletti in brodo verranno comunque serviti”.
Mia madre continuava a rassicurarmi e io, che all’epoca non avevo nessuna voce in capitolo, mi struggevo perché la mia perfetta Madeleine natalizia, avrebbe dovuto saltare un anno.
Il fatidico pranzo fu un grande successo e quando la tacchinella venne portata a tavola ci fu un’ovazione! Arrivò sopra un enorme vassoio d’argento, aveva un portamento regale e il suo profumo la precedeva.
Toccò a mia madre il primo taglio e come per magia, sontuosi cappelletti conditi con panna e piselli rotolarono fuori dalla sua pancia.
All’assaggio fui colpita da un sapore unico e pure irreplicabile, perché non l’ho mai più mangiata.
Grazie Mamma, non penso che userò i cappelletti, ma se mi capita tra le mani una tacchinella da pollaio son sicura che troverò il modo per riempirla.
A domani.
Silvia Buitoni: Cuoca per diletto Narratrice per passione Creatrice del gruppo Facebook Dall’Uovo alla Coque al Ragù, ha all’attivo tre pubblicazioni, l’ultima Le Madeleine di Silvia Buitoni è in vendita su Amazon