PERUGIA – Il ragazzo è una forza della natura: snocciola rime in libertà, fa freestyle, poi canta melodie pop che sono quasi “vocalese” in stile jazz.
La prova del suo talento risiede in “Uno” il primo album in italiano dell’artista che raccoglie 11 tracce ricche di atmosfere funk, beats avvolgenti, freestyle, aperture pop e momenti intensi. Una trama molto fitta per un disco d’esordio rivolto a chi non si accontenta di un mondo monocromatico.
JM (all’anagrafe Matteo Fioriti, classe 1997) è una sorta di mosca bianca: pensate a un cantautore d’oggi (sì, cantautore, non rapper), sempre attaccato alla sua chitarra; e già questa immagine è ben lontana dalla musica confezionata al PC.
Pensate a un ragazzo d’oggi che suona il disco con accanto a sé una band vera e propria, non samples.
Sudore, passione e groove (elemento centrale di molti pezzi funky in stile old school, quasi alla Earth Wind & Fire).
Pensate a beat che fanno venire in mente gli anni ‘80 dei Tom Tom Club, o un must dell’electro come “Rockit” di Herbie Hancock, o a bassi furibondi come quelli del Beastie Boys (nella bellissima “Più Su” che apre il disco).
Ecco, pensate a tutto questo e aggiungete un flow travolgente, ai limiti del freestyle e dell’acrobatico (“Fratello” ne è una prova), e avrete una cifra quasi completa del disco. Ma abbiamo detto quasi. Sì, perché poi c’è da considerare che improvvisamente il giovane Matteo ci svela un mondo interiore, e poi pensa ritornelli pop, e poi ancora ci spiazza con brani più intimisti, arrangiamenti emozionanti, ballate e mood che fanno pensare ad artisti come Ben Harper e Bon Iver.