ORVIETO – Sabato 10 dicembre, alle ore 17, la Sala Consiliare del Comune di Orvieto accoglierà una significativa manifestazione dell’Unitre di Orvieto: la presentazione del libro “Avvolto in laceri panni – Il Brefotrofio di Orvieto fra 1700 e 1900”, realizzato dal Laboratorio di Storia della stessa Università delle Tre Età e curato da Maria Barlozzetti. Saranno presenti, oltre alla curatrice e agli autori, il sindaco di Orvieto Roberta Tardani, la scrittrice Laura Ricci, l’archivista Marilena Rossi Caponeri e rappresentanti delle Istituzioni ed Associazioni cittadine.
Anna Rita Bellini, Loretta Fuccello e Alberto Romizi leggeranno alcuni stralci dell’opera; Gabriele Anselmi coordinerà l’iniziativa.
“L’idea del progetto Avvolto in laceri panni”, afferma in una nota la professoressa Maria Barlozzetti, “nasce dal desiderio di proporre alla città una pagina di storia locale quasi sconosciuta, documentata dalle carte custodite in Archivio di Stato e studiata accuratamente dagli allievi-e del Laboratorio di Storia. La ricerca, arricchita da testimonianze orali e fotografiche, testimonia la presenza ad Orvieto di un Brefotrofio che per secoli ha accolto neonati abbandonati da tutto il circondario. Il tema risulta di grande interesse e attualità, tocca problematiche sociali ed etiche ed è trattato tenendo conto dell’impostazione della Storiografia francese degli anni 30 del ‘900, che, anziché indagare su avvenimenti o personaggi ufficiali, si avvicina all’umanità nella sua quotidianità e a soggetti tradizionalmente trascurati come il genere femminile o l’infanzia”.
“Presenteremo uno dei progetti più emblematici dell’intera vita dell’Università delle Tre Età”, aggiunge il presidente, maestro Riccardo Cambri: “Il Consiglio Direttivo, nel momento in cui ciò si è reso possibile, è stato ben lieto di promuovere sino alla fase di stampa questo progetto documentale. Avvolto in laceri panni rappresenta magistralmente le potenzialità dell’Unitre che, attingendo alle proprie brillanti e variegate risorse interne, è in grado di articolare proposte culturali coerenti nella forma ed ineccepibili nella sostanza. Alla professoressa Barlozzetti e a quanti (autori, esperti, tecnici dell’immagine, collaboratori, lettori) si sono prodigati per la buona riuscita del volume, i miei complimenti grati ed affettuosi. Rivolgo, nella convinzione di essere portavoce di tutta la Famiglia Unitre, un rispettoso pensiero a due grandi donne della nostra storia associativa: Maria Teresa Santoro ed Iva Barbabella, indimenticabili presidente e presidente onoraria; la realizzazione di questo volume è anche un omaggio ad entrambe, nel ricordo di quell’impegno virtuoso a cui continuamente cerchiamo di ispirarci”.