PERUGIA -Presentata oggi, in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti Umani, la Rete delle Università Italiane per la Pace, “RUniPace”, a cui aderisce l’Università degli Studi di Perugia insieme ad altri 49 atenei nazionali, riuniti al fine di condividere competenze, ricerche, esperienze di didattica e attività di terza missione che dall’Accademia aprano nuove vie per la costruzione di società pacifiche.
“La partecipazione dell’Università degli Studi di Perugia all’iniziativa della Rete delle Università per la Pace nasce da una profonda convinzione – ha evidenziato il Magnifico Rettore, Professor Maurizio Oliviero -: che soltanto attraverso gli strumenti del dialogo, della riduzione delle disuguaglianze, non solo materiali ma anche culturali e dell’impegno costante a trasmettere la memoria degli orrori passati alle generazioni future, sia possibile ripudiare efficacemente ogni forma di violenza e sopraffazione”.
Alla presentazione nazionale hanno partecipato i Rettori e i referenti degli Atenei coinvolti e, fra gli altri, Ferruccio Resta, Presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), promotrice di RUniPace. A seguire, su iniziativa dell’Ateneo di Perugia, l’incontro “Diritti Umani e Intercultura”, un momento di condivisione e di confronto con persone impegnate in prima linea, in diverse forme, nella costruzione di reti di dialogo interculturale e ponti per la pace, al fine di inaugurare un nuovo umanesimo fondato sulla cura e sulla salvaguardia della dignità e dei diritti umani.
“Oggi è una giornata veramente speciale – ha esordito il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero in apertura dell’evento organizzato dallo Studium -, perché celebriamo il rispetto dei diritti umani con un atto concreto, ovvero la creazione di una rete di 50 Atenei che si impegnano a lavorare insieme per costruire percorsi di pace e di rispetto dei diritti umani. Ciò mi rammenta quanto era solito ripetere lo scrittore inglese del secolo scorso John Edward Masefield a riguardo dell’Università: poche cose – affermava – eguagliano la sua bellezza, perché essa è il luogo dove chi detesta l’ignoranza può impegnarsi per creare conoscenza e, soprattutto, per renderla visibile a tutti. Questo abbiamo fatto stamane, con la fondazione della Rete delle Università per la Pace: fare dell’Università il luogo delle riflessioni, dei valori e delle azioni”.