UniPg: gli studenti di Medicina in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria

PERUGIA – Al via oggi la giornata di formazione rivolta agli studenti al quinto e sesto anno di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia che andranno a svolgere attività di identificazione e isolamento dei casi di Covid-19 e di isolamento e quarantena di chi è entrato in contatto con i positivi. L’attività, riconosciuta come formazione abilitante grazie alla recente convenzione tra Università, Regione e Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, prevede inoltre che possano partecipare al cosiddetto contact tracing anche dottorandi, medici in formazione specialistica e laureati in Medicina e Chirurgia.

Alla presenza del Rettore Maurizio Oliviero, il direttore del Servizio di prevenzione della USL1, Giorgio Miscetti ha evidenziato l’importanza di un’esperienza di questo tipo per i giovani studenti: “l’emergenza è totalizzante ma costituisce anche una straordinaria opportunità, oserei dire storica. Quella di poter dare il proprio contributo al contrasto della diffusione del Covid. I servizi di cui disponiamo nelle varie aree sono al momento tutti al servizio del contrasto alla diffusione del virus. Gli studenti vedranno nella pratica solo questo aspetto ma ne usciranno senz’altro con capacità significativamente accresciute.”

“Ringrazio il Magnifico Rettore e gli studenti per aver sollecitato questa esperienza, che è l’inizio di un percorso di formazione, non solo professionale ma anche umana” ha aggiunto la Presidente Tesei.

Il Rettore Oliviero, ha sottolineato “Ci sono persone straordinarie che lavorano quotidianamente e instancabilmente, dietro le quinte, per il bene della comunità. Dovremmo prendere esempio da loro, che siano operatori sanitari, ricercatori, forze dell’ordine, amministrativi o altro. L’Università prova a dare il proprio contributo nella convinzione che, di fronte alle sia pur oggettive difficoltà, quando si tratta di individuare soluzioni l’unico modo di farlo in modo onorevole è ricordandoci che abbiamo una responsabilità civile.

Redazione Vivo Umbria: