Penso sinceramente che avremo presto una crisi di rigetto rispetto alla Rete. Seppure ci sta per molti versi salvando e che comunque ci ha avvolto, coccolato, in un momento di caduta libera. Sarà ciò che sarà. Nel frattempo però, nella posta di Vivo Umbria, è arrivata la nota stampa di questa iniziativa che, a mio avviso, merita attenzione. Meglio, una visione, se vorrete e ne avrete voglia. A lavorarci, ben inteso, ci sono professionisti della comunicazione e un un team di giovani giornalisti, grafici, web designer, fotografi.
La premessa è che talvolta, seppure non sempre, i numeri aiutano a capire: questa idea che ha per nome #unastoriadiversa ha oltre 1.700 utenti e più di 5.000 pagine viste per il sito, più di 1.100 like per la pagina Facebook a meno di un mese dal lancio e oltre 500 membri a due settimane dall’apertura della community. Segni buoni.
“La crisi – si legge nella nota stampa di #unastoriadiversa – ha avuto anche un lato positivo: ha rivelato la generosità e lo spirito di solidarietà di tante persone. Donazioni, spese sospese, invio di materiale medico e cibo gratuito negli ospedali, aziende tessili e del fashion che hanno riconvertito la produzione per realizzare le tanto ricercate mascherine, ma soprattutto numerosi, piccoli gesti di solidarietà a livello locale che #unastoriadiversa ha segnalato e continua a segnalare ogni giorno, riscuotendo un grande consenso, sottolineato dall’aumento costante delle interazioni sul sito web e del numero dei follower e di discussioni su Facebook.
Le buone notizie, tantissime, reperite dalle fonti più autorevoli e presentate nella suddivisione inedita delle categorie Baci, Abbracci, Sorrisi e Incontri, hanno coinvolto un pubblico sempre più numeroso, tanto da spingerci a creare il 21 aprile anche una community Facebook, che consentisse a tutti di interagire e proporre belle storie direttamente.