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Una modalità di incontro e confronto per gli studenti dell’Istituto comprensivo Foligno 4: la Finlandia è più vicina

FOLIGNO –  Una scuola a misura di alunno, progettata in base alle esigenze educative e al benessere degli studenti; un luogo per imparare, per sviluppare l’autonomia dell’individuo, per coltivare interessi, per scoprire le proprie attitudini. Grazie a tecniche didattiche innovative e a strutture nuove, spaziose, luminose, ricche di laboratori attrezzati e di spazi condivisi per giocare e rilassarsi, il sistema scolastico finlandese è considerato da molti il migliore del mondo. L’Istituto comprensivo Foligno 4, a partire dal 2020, con il progetto Erasmus+, ha avviato scambi e collaborazioni con le scuole finlandesi per un ampliamento e potenziamento dell’offerta formativa. La docente Simonetta Leonardi, responsabile Erasmus+ dell’I.C. Foligno 4, ha organizzato un interessantissimo incontro per far conoscere la realtà finlandese: il Seminario di formazione Erasmus + “Get in touch in Finland”, tenuto da due figure di spicco nella progettazione scolastica del paese nordico. Venerdì 5 aprile, presso l’Auditorium Santa Caterina di Foligno, Päivi Mäki e Venanzia Rizzi hanno illustrato con dovizia di particolari, foto e contributi video, un mondo scolastico che vanta eccellenti percorsi educativi, di fronte a docenti e dirigenti provenienti da tutta l’Umbria, studentesse e studenti della facoltà di Scienze della formazione di Perugia, accompagnati dai loro tutor; presenti anche la prof.ssa Antonella Gambacorta, dell’USR Umbria, responsabile per i Progetti europei e scambi internazionali, e la dirigente scolastica dell’I.C. Foligno 4 prof.ssa Antonella Gentili, che ha sostenuto fortemente l’iniziativa. Le due esperte provengono da Liminka, cittadina di 10.000 abitanti, eletta recentemente dall’UNICEF “Comune a misura di bambino”, riconoscimento che va alle istituzioni che attuano una politica di elevata qualità a favore dell’infanzia. In particolare, Päivi Mäki, dottoressa in filosofia e ricercatrice, dalla lunga esperienza come docente, dirigente scolastica e consulente pedagogica, lavora come direttore dei servizi educativi nel comune di Liminka. Responsabile dell’educazione nei primi anni di vita, nell’età prescolare, nella scuola di base, nella scuola secondaria superiore e nell’Istituto musicale di Liminka, la dott.ssa Mäki si occupa dello sviluppo dell’area dei servizi scolastici, dei curricula e della cooperazione internazionale. Venanzia Rizzi, di origine materana e laureata in architettura presso il Politecnico di Torino, ha deciso di trasferirsi in Finlandia dopo l’Erasmus. Attualmente ricopre il ruolo di City Architect, direttore della pianificazione urbana della città di Liminka e vicedirettore tecnico. Questo ruolo comporta la gestione e la supervisione di tutti i progetti urbanistici e architettonici degli edifici pubblici, comprese le scuole e gli asili, dall’ideazione alla realizzazione.

 

 

Le esperte hanno messo in evidenza, tra i punti di forza del sistema finlandese, l’equità delle scuole in tutte le zone del paese. Le scuole, che siano situate in un paesino di campagna o in una grande città, devono avere gli stessi standard qualitativi per permettere a tutti gli studenti di avere ambienti di apprendimento adeguati, con strutture belle, sicure e funzionali, spazi confortevoli ed accoglienti, laboratori, per le attività pratiche, dotati di tutti i materiali e le attrezzature occorrenti, docenti con alto livello di preparazione e costantemente aggiornati. La scuola è completamente gratuita e mette a disposizione tutto ciò che serve, non solo per imparare, ma anche per coltivare le proprie passioni: attività opzionali pomeridiane (sport, arte, musica ecc.) sono gratuite, così come la mensa, che offre tutti i giorni una dieta varia e bilanciata e che tiene conto delle varie esigenze alimentari. Gratuito il servizio pubblico dei trasporti, con collegamenti continui tra la scuola e altre località. Gli studenti passano la maggior parte della giornata a scuola, per questo le strutture sono progettate a partire dalle loro esigenze; il benessere dell’alunno è centrale e il team di architetti e ingegneri, in fase di progettazione, incontra il dirigente, i docenti e gli studenti per creare un ambiente scolastico bello, piacevole da vivere, positivo per imparare. I finanziamenti alla scuola sono elevatissimi e questo permette un’offerta formativa eccellente. Altre caratteristiche della scuola finlandese che hanno stimolato spunti di riflessione sono: gli intervalli tra una lezione e l’altra (45 minuti di lezione e 15 di pausa) durante i quali gli studenti sono liberi di rilassarsi e giocare negli spazi comuni all’interno e fuori della scuola, l’assenza di compiti durante le vacanze, e il grande rilievo allo studio delle lingue straniere (i finlandesi fin da piccoli studiano e parlano tre lingue: finlandese, svedese e inglese).

 

 

Abbiamo chiesto a Simonetta Leonardi di raccontarci l’esperienza Erasmus+ dell’I.C. Foligno 4

Come è nato e come si articola il progetto Erasmus+?

L’Istituto comprensivo Foligno 4 si è candidato nel 2019 e ha ricevuto l’accreditamento Erasmus+ l’anno successivo. È un progetto europeo che ci vedrà coinvolti fino al 2027 e che riguarda sia gli studenti che i docenti. Il nostro piano si basa su alcuni pilastri, il primo è l’innalzamento delle competenze linguistiche: i docenti possono frequentare corsi di lingua all’estero (finalizzati, ad esempio, all’attivazione della metodologia CLIL che prevede l’insegnamento della propria materia in lingua straniera) e gli studenti ogni anno vengono ospitati in scuole di altri paesi. Nella mobilità dei ragazzi, questi, oltre a seguire le lezioni in classe con i loro pari, vivono esperienze significative al di fuori della scuola: lo scorso anno, ad esempio, a Bruxelles hanno visitato il Parlamento europeo (attività che sarà ripetuta dal gruppo di studenti in partenza nei prossimi giorni). Ci tengo a sottolineare che, tra gli obiettivi del nostro progetto, c’è quello di offrire la possibilità di fare esperienza all’estero anche a chi è più svantaggiato; partiranno gli studenti meritevoli, che hanno una competenza linguistica elevata, ma anche i ragazzi con bisogni educativi speciali, opportunamente supportati dalle loro insegnanti. Un altro pilastro del nostro piano Erasmus+ è la mobilità di job shadowing per i docenti, cioè, entrare nelle classi per esplorare sistemi organizzativi ed educativi diversi dal nostro (come l’osservazione della scuola finlandese), e prendere spunto per un’elaborazione di nuove, efficaci strategie didattiche. Una novità di quest’anno è l’intervento di esperti, con il seminario di formazione tenuto da Päivi Mäki e Venanzia Rizzi.

 

Che tipo di contatti avete instaurato con le scuole finlandesi?

Abbiamo instaurato un rapporto di reciprocità con una decina di scuole finlandesi: noi visitiamo le loro scuole, ma anche i docenti della Finlandia vengono da noi a fare job shadowing. Abbiamo ospitato tre gruppi di docenti e il prossimo anno ne arriveranno altri. I docenti che arrivano, oltre a fare osservazione, hanno sempre un incontro ufficiale con i nostri studenti per uno scambio che talvolta diventa un momento di condivisione culturale. Mi viene in mente l’attività proposta da un professore finlandese di musica che ha coinvolto i nostri ragazzi in un brano tradizionale napoletano, andando quindi a valorizzare la nostra cultura; e poi l’incontro simpaticissimo con Babbo Natale, in collegamento da Rovaniemi, che ha interagito con i nostri studenti, raccontando curiosità relative alla sua storia, e, a sua volta, ha ascoltato il coro della scuola, il “Cor Gentile”, cantare per lui. C’è sempre uno scambio quando ci si confronta con qualcosa di diverso da noi.

Quali aspetti del sistema scolastico italiano vengono apprezzati dai docenti finlandesi che svolgono il job shadowing all’I.C. Foligno 4?

Apprezzano molto la creatività della nostra didattica e la connessione che abbiamo con il territorio. Sono rimasti affascinati, ad esempio, da attività di orientamento nei luoghi storici di Foligno e dai laboratori dei mestieri antichi all’interno delle gaite a Bevagna. Il patrimonio storico-artistico è una risorsa incredibile per stimolare l’apprendimento dei ragazzi, che si mostrano molto curiosi e partecipi. Anche se non abbiamo grandi mezzi, in termini di edifici e di ambienti scolastici, andiamo a sopperire con tanta creatività e professionalità da parte dei docenti.

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