PANICALE – Si chiama “Casa dei ricordi” e l’abbiamo scelta perché rappresenta un topos di quanto l’Umbria riservi al visitatore che ne vuole godere anche degli aspetti più reconditi, tra magia e nostalgia per il tempo che fu, tra bellezza e storia. A Panicale l’empatia con il passato e il suo fascino si può instaurare visitando la residenza d’epoca in cui “il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo”. Le origini della “Casa dei ricordi” risalgono al 1734. Si trova nel centro storico di Panicale. Dall’esterno un grande portone di legno segna il confine tra via Virgilio Ceppari numero 35 e la deliziosa dimora storica in cui la proprietaria Giuliana Bonaiuti Valigi accoglie ospiti e visitatori di tutto il mondo. Nel cuore di uno dei borghi più affascinanti d’Italia si nasconde un gioiello unico, dal valore inestimabile. Entrando si ha come l’impressione che il tempo si sia fermato. Le opere d’arte raccontano storie di un passato che bussa continuamente nel presente, sprigionando bellezza e a volte nostalgia. La casa si sviluppa in tre piani: a piano terra c’è il primo appartamento composto da quattro camere, una sala da pranzo, un grandissimo salone con balcone dal quale si accede ad un giardino che si affaccia sull’intera vallata circostante; una mansarda al piano superiore ha sempre un assetto labirintico, con tre camere doppie, il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina. Scendendo le antiche scale in pietra, alla destra delle quali c’è ancora il foro da cui si estraeva l’acqua del pozzo, si accede ad una cantina che confina internamente con le mura storiche del castello di Panicale separata da un arco murato nel 1642. Questa zona sotterranea è composta di quattro sale in pietra in cui si scorgono botti per la conservazione del vino, una stanza dedicata alla lavorazione dell’olio e del vin santo e tutti gli strumenti che si adoperavano un tempo. Di rara bellezza anche la taverna che comunica direttamente con il giardino privato in cui si possono organizzare eventi, ricevimenti e cerimonie.
L’abitazione, da pochi anni restaurata, ha affreschi originali in alcune stanze ed è colma, oltre che di quadri, di fotografie, sedie antiche, mobili storici, monili, brocche, porcellane… L’elenco è pressappoco infinito, si consiglia di prendersi del tempo ed andare a visitarla con calma, magari in un pomeriggio primaverile.
La “Casa dei ricordi” fu acquistata dalla famiglia Nicchiarelli e la madre della proprietaria vi andò ad abitare appena sposata il 16 ottobre del 1924. Per anni è stata la casa delle vacanze, è divenuta il magico contenitore di estati panicalesi in cui ancora si lavorava a maglia, in cui i nonni raccontavano storie ai nipoti, si ricamava e si giocava nelle piazze del paese.
“Ricordo con dolcezza quando i bambini erano piccoli e con mia sorella, dopo averli messi a letto, preparavamo il dolce per la colazione” racconta Giuliana Bonaiuti Valigi. Incanta ascoltare la sua voce, gli aneddoti, le storie. Stupisce la sua generosità e la sua accoglienza. Fa riflettere il suo appello: “Amate questa casa e portatela nel vostro cuore e nei vostri ricordi”.