Una domenica a tutta musica con la quarta edizione di Vinyl Fest

TERNI – C’è chi spera di trovare una prima edizione, chi di completare la propria collezione e chi, semplicemente si gode l’atmosfera. Che domenica scorsa da Bloom, in un’assolata domenica di inizio ottobre, era proprio quella giusta fin dal mattino. L’occasione è stata la quarta edizione di Vinyl Fest, l’evento ormai alla quarta edizione che richiama appassionati e curiosi anche da fuori città e che ha animato questi spazi fino a notte inoltrata.

 

 

Otto espositori selezionati tra Roma e l’Umbria con un bell’assortimento tra vinili e cd, perché se è vero che i primi sono ormai all’apice del mercato da diversi anni, anche i secondi vanno via via riscattandosi. “Il mercato del vinile ha incontrato una vera e propria esplosione” ci dice Francesco Bonaccorso, organizzatore della giornata e di altre Vinyl Fest in giro per l’Italia “un’esplosione che nessuno aveva previsto.” Un po’ per moda, un po’ per nostalgia un po’ perché è vero che come suona il vinile, nessuno mai, i dischi hanno conquistato un vasto pubblico fatto di giovani e meno giovani. Al punto che, sottolinea Bonaccorso, si è creato un problema a monte perché ormai la domanda di dischi in vinile supera ampiamente l’offerta. Una richiesta che il mercato dell’usato ha saputo colmare con prezzi che variano dai 30-32 euro per un vinile nuovo ai 20-25 per uno usato.

 

 

Domenica oltre al mercato, la giornata è stata arricchita da tante novità, segno che ormai anche a Terni la manifestazione ha preso piede. Per tutto il giorno si sono alternati dj set e nel pomeriggio si è aggiunta anche la social dance con lo swing.  “Un’accoglienza che in quattro edizioni a Terni è cresciuta sempre di più” conclude Bonaccorso.

Fin dalle 10 in tanti hanno affollato il co working di via Galvani. Con i vinili le persone riscoprono il piacere lento di spulciare, di scoprire, un gusto per gli oggetti belli. Perché la musica che ancora si può toccare, non solo è tornata e piace ma non ha nessuna intenzione di andare a rintanarsi tra qualche cimelio polveroso.

Sara Costanzi: Metà Italia, metà Svezia, vivo di cultura. Ho una laurea in teatro contemporaneo. Animalista e amante della natura, mi appassionano le storie, la storia, la musica, l’arte, il cinema e il teatro.