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Un Natale come non si era mai visto, tra silenzio e desolazione in contrasto con le luminarie

PERUGIA – L’Italia e l’Umbria con essa torna “gialla”, tranne qualche eccezione. Ma quello appena passato è stato il più desolato e forse il più desolante periodo natalizio nel corso della storia, almeno dal dopoguerra in poi.

Vogliamo documentare con una serie di immagini quanto è appena passato, per fornire un quadro più esauriente possibile di come l’Umbria e Perugia abbia sostanzialmente aderito alle disposizioni dei Dpcm che hanno di fatto disteso un velo di surrealismo sul paesaggio urbano, un clima che ricorda città fantasma e un silenzio a cui nessuno era più abituato, soltanto infranto qua e là da qualche botto di Capodanno. Ma ormai “lockdown” è parola entrata nel nostro vocabolario e con lei le immagini delle città desolatamente deserte; ancora una volta, a fine dicembre, l’Italia intera è diventata rossa e il silenzio sovrano strideva con le strade illuminate a festa.

Un viaggio surreale di una settimana nel centro storico di Perugia, da Natale a capodanno, dalla stazione fino a Piazza IV Novembre, per percorrere insieme quello che verrà ricordato come “il primo Natale della storia d’Italia” minacciata dal Covid 19

Fotoservizio e testo di Raffaella Fuso

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