TERNI – Un libro dove le donne sono protagoniste, un libro che parla d’amore e di cura. Le vicende di Martina, Anita, Italia e Emma alle prese con l’affermazione della propria femminilità, dove gli uomini diventano consapevoli di dover ripensare i propri ruoli. Il rapporto dialettico tra maschile e femminile dà vita a una saga famigliare e comunitaria che oppone ai tragici eventi bellici del secolo scorso, la speranza e la ripartenza. Ambientato a partire dagli anni Venti del Novecento, qui si intrecciano storia e imprese personali, passando anche per personaggi locali, come il geniale Virgilio Alterocca che rivive tra le pagine.
Questo è Il bosco e la ghiandaia, l’ultimo libro, il quarto, di Sauro Pellerucci. La ghiandaia è l’animale guida di quest’opera. Un uccello che svolge un lavoro instancabile, piantando fino a mille ghiande l’anno, in nascondigli segreti, che in parte recupera e in parte daranno vita a nuovi alberi. La ghiandaia “un animale che pensa al futuro” dice Pellerucci, diventa metafora di un’umanità che nutre e che permette a altra umanità di rinascere e germogliare.
Pellerucci, imprenditore, presidente di PagineSì Spa, ieri pomeriggio ha presentato questa sua opera, dialogandone con Antonio Luna e con il pubblico che gremiva la sala del vecchio palazzo delle Poste di Terni, che dal 2014, dopo un attento restauro, è diventato sede della sua azienda. Progetto dell’architetto Cesare Bazzini, oggi questo bene è stato restituito alla cittadinanza e nelle sale affrescate del piano terra, si svolgono regolarmente incontri, mostre e eventi culturali.
Molte le domande da parte del pubblico, in un clima di affetto e stima che ha offerto lo spaccato di quella comunità vitale e attiva che Pellerucci promuove da sempre, attraverso i tanti progetti che fanno di PagineSì una delle realtà più impegnate e all’avanguardia nella responsabilità sociale d’impresa.