Un corso per essere uomini e diventare padri consapevoli, un racconto per ruoli fuori dagli stereotipi

PERUGIA – La festa del papà è già passata, quest’anno un po’ in sordina dato che il mondo è in tutt’altre gravi faccende affaccendato, Per questo cogliamo un tempo appena passato, un “passato prossimo” per approfondire l’argomento della paternità e dei suoi cambiamenti. Il modo di “essere padre” è sicuramente cambiato negli ultimi decenni. Sono cambiate le persone, le donne e gli uomini e il loro modo di relazionarsi. Di sicuro c’è molta più conoscenza e una consapevolezza diversa nella coppia su come costruire una reale relazione con i propri figli. Ciononostante, ancora oggi, i ruoli di cura e accudimento sono ancora prevalentemente demandati alle mamme e alle donne in generale mentre molti uomini, educati da generazioni a non esternare i propri sentimenti, si ritrovano ancora prigionieri di vecchi stereotipi e spesso in difficoltà a rapportarsi con la propria emotività e vulnerabilità.

Un esempio su tutti, l’odiosa parola “mammo”, entrata addirittura nel vocabolario, una parola che femminilizza la figura paterna e fa passare un concetto distorto e stereotipato del femminile. Come se aiutare in casa, cambiare i pannolini o passare del tempo di qualità con i propri figli indicasse un uomo con caratteristiche femminili invece che semplicemente un padre presente e consapevole.

 

 

E’ proprio dalla scommessa di raccontare dei ruoli fuori dagli stereotipi che nasce “Alla scoperta della Paternità. Sostenere la relazione genitori figl* attraverso i libri per bambin*” ideato e promosso da Michele Volpi, narrAttore, formatore e promotore della lettura attivo da anni sul territorio umbro e non solo, con la partecipazione di Marina di Marco, psicologa e psicoterapeuta.

“Più si va in basso nei gradi e nei livelli dell’istruzione, dalla scuola primaria a quella dell’infanzia fino al nido” afferma Michele “più è netta la maggioranza di educatrici ed insegnanti donne. Allo stesso modo nei corsi su genitorialità e lettura condivisa in famiglia, si iscrivono più che altro donne. Da qui la volontà di raggiungere ed arrivare a quegli uomini che sentono l’esigenza di assumersi attivamente questo ruolo educativo dove il libro e la lettura ad alta voce condivisa in famiglia diventano uno strumento di relazione”.

 

Il corso, per il quale sono ancora aperte le iscrizioni, sarà composto da quattro incontri a cadenza settimanale a partire da mercoledì 23 marzo fino a mercoledì 13 aprile, dalle 20.30 alle 22.30.

Gli obiettivi sono molteplici: si lavorerà per promuovere una paternità responsabile, sostenendone l’elaborazione emotiva e cognitiva, per rafforzare il riconoscimento nel ruolo genitoriale, per acquisire delle conoscenze teoriche e delle competenze pratiche sul ruolo genitoriale e l’età evolutiva.

Verranno poi introdotti i benefici della lettura come intervento precoce sul bambino e i conseguenti vantaggi sullo sviluppo cognitivo (e non solo) nel medio e lungo periodo dove la lettura ad alta voce diventa gesto di relazione e cura ma anche di azione educativa.

 

Verranno forniti esempi e modelli di diverse modalità di lettura (espressiva, naturale, dialogica) e ai partecipanti verrà data una ricca bibliografia di libri per l’infanzia di qualità, con particolare attenzione alle storie che si occupano di relazione di cura e di paternità per stimolare la pratica della lettura condivisa in famiglia.

Verranno presentati libri e storie che parlano in particolare di relazione fra il mondo dell’adulto e quello del bambino, viste da entrambi i punti di vista. Storie che raccontano prevalentemente di papà e che raddoppiano la loro forza, se trovano una voce familiare disponibile a leggerle “ad alta voce” ai propri figli e alle proprie figlie.

Siamo abituati a sentir parlare di “cerchi di donne” ed è invece interessante notare come al termine del corso ci sarà un “cerchio dei papà” che permetterà di mettere a confronto le proprie esperienze.

 

Molto interessante anche il fatto che ci sottolinea Michele, di come siano arrivate richieste di informazioni per questo corso soprattutto da parte di donne: “al di là del fatto che il format online del corso non favorisce le iscrizioni anche se permette di uscire dai confini della città, questo è un dato importante. Ci indica che va fatta una comunicazione più duratura nel tempo ma anche che questa è una sfida e una strada giusta da percorrere”.

 

Il corso si svolgerà in diretta sulla piattaforma Zoom. Sarà possibile rivedere le videoregistrazioni delle lezioni e scaricare in qualsiasi momento slide e materiali di lavoro.

Per informazioni ed iscrizioni: michele.volpi1981@gmail.com o 327 24 61 500.

Francesca Verdesca Zain

 

Musica video: Bensound
Immagini video: Unsplash

Redazione Vivo Umbria: