ASSISI – Dopo quasi due anni di fermo, il Teatro Lyrick di Assisi è finalmente pronto a ripartire con una stagione ricca di appuntamenti di ogni genere sotto il tema portante del “Buongiorno!”, magnificamente illustrato nella locandina disegnata per l’occasione da Claudio “Greg” Gregori.
Un “buongiorno” inteso come un risveglio, come un fuoriuscire dal torpore e dalle incertezze che abbiamo vissuto in questo ultimo periodo complicato vissuto all’ombra della pandemia. L’invito è quello di tornare a riappropriarsi del proprio quotidiano, delle proprie abitudini con sguardo ottimista rivolto al futuro.
E quale miglior veicolo se non la cultura per lasciarsi contaminare dalle emozioni che solo il grande teatro può regalarci? L’invito degli organizzatori è infatti quello di riprendere il proprio posto in platea, così come nella vita di tutti i giorni.
Ieri mattina nei locali di Shinto, nel centro storico di Perugia, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della stagione 2021/2022 alla presenza di Stefania Proietti (sindaco di Assisi), Veronica Cavallucci (assessore alla Cultura del Comune della Città di Assisi) e del direttore artistico Paolo Cardinali.
Questo l’augurio con ci ha accolti all’ingresso Paolo Cardinali:
Sempre al direttore artistico è spettato aprire gli interventi. “L’idea del buongiorno, che vedete illustrata nella locandina firmata dall’amico Claudio Gregori, nasce perché rappresenta il primo augurio che facciamo appena svegli – ha spiegato – Un auspicio fatto di cuore, esattamente come quello che noi rivolgiamo al pubblico con il nostro slogan. Non sappiamo se andrà tutto bene, ma il nostro invito a un “buon risveglio” non è riconducibile solo al teatro fine a se stesso, ma alla socialità che questo rappresenta in tutta la sua valenza”. Infine, il direttore artistico ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale “che ha subito accolto il progetto e, con noi, si è messa in gioco dandoci un grande sostegno”.
“Per l’amministrazione comunale – ha asserito Veronica Cavallucci – è una gioia immensa essere qui ad annunciare la riapertura di quello che è il “cuore pulsante della città”, un posto che ci è mancato molto in questi anni. Questa è una ripartenza coraggiosa perché arriva in un momento in cui ancora non siamo usciti dalla pandemia. È un segnale che vogliamo e dobbiamo dare”. L’Assessore ha poi ricordato l’iniziativa del Comune, partita già questa estate, volta a riavvicinare i giovani a teatro. Iniziativa che vede un sostanzioso investimento da parte dell’amministrazione comunale che permetterà agli under 25 di avere una riduzione del 50% su biglietto di ingresso.
A farle eco è stato il sindaco Proietti che ha sottolineato il fermo intento e grande desiderio di vedere le giovani generazioni “tornare a riassaporare la bellezza del teatro e della cultura” a trecentosessanta gradi. Un sentito ringraziamento è andato a tutti coloro che, non appena le norme hanno consentito di tornare a una capienza del 100%, sono riusciti a mettere in piedi un cartellone prestigioso come quello di quest’anno. Un plauso per la scelta della “splendida immagine della locandina che rende benissimo l’idea della ripartenza”, del risorgere con il sorriso senza nascondersi dietro il periodo di grande sofferenza che abbiamo attraversato. Infine, l’appello a tutti i suoi colleghi affinché si inizi a investire quanto più possibile nella cultura, elemento fondamentale di inestimabile valore.
Il primo dicembre a inaugurare la stagione sarà A riveder le stelle con Aldo Cazzullo e la partecipazione straordinaria di Piero Pelù. Tratto da “A riveder le stelle Dante il poeta che inventò l’Italia” (Mondadori 2020) di Cazzullo, lo spettacolo conduce il pubblico alla scoperta di Dante, portando sul palco un percorso attraverso la ricostruzione dell’esperienza del poeta nell’Inferno descritto nella “Divina commedia”. Gli incontri più noti, i personaggi grandiosi e maledetti, le incursioni nella storia e nell’attualità e un incredibile viaggio in Italia da nord a sud. Il fondamento della nostra identità nazionale. Aldo Cazzullo, in veste di narratore, sarà accompagnato nel suo racconto da musiche e immagini a testimonianza quanto sia importante e ancora attuale l’eredità dell’Alighieri, e da un lettore che riporterà la lingua di Dante e la musicalità dei suoi versi, il fiorentino Piero Pelù.
L’8 dicembre spazio al primo appuntamento con la danza con Open di Daniel Ezralow, scritto a quattro mani con la moglie Arabella Holzbog. Un patchwork di piccole storie che strizzano l’occhio allo spettatore con numeri a effetto, multimedialità, ironia e umorismo, all’insegna del più puro entertainment. “Un antidoto alla complicazione della vita – come dichiara lo stesso Ezralow – Uno spettacolare inno alla libertà creativa, al ciclo della vita e alla rivisitazione dei successi da lui creati, volto a trasportare il pubblico in una nuova dimensione dove umorismo e intensità danno vita a una miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa ed emozione scenica”.
L’11 dicembre Omar Lambertini, accompagnato dall’Ensemble Simphony Orchestra diretta dal maestro Mario Neri, sceglie il Teatro Lyrick per festeggiare i suoi primi venti anni di carriera con il grande concerto “20 anni con voi”, in occasione dell’uscita del doppio album “Era ora!” intenso lavoro discografico che ha avuto una lunga gestazione dal 2019 ad oggi attraversando la pandemia e il fermo dell’attività live causa restrizioni. Un allestimento scenico degno delle migliori produzioni teatrali dove il suono e la luce si fonderanno con la sua musica. In questa programmazione il Teatro Lyrick intende dare uno spazio alla musica popolare italiana, riconoscendone il suo valore culturale.
Il 17 dicembre il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova, porta in scena Il lago dei cigni, balletto in due atti e quattro scene, considerato l’icona dei balletti classici ottocenteschi, storia d’amore, tradimento e trionfo del bene sul male. Pieno di romanticismo e bellezza, da più di un secolo questo balletto delizia il pubblico. La coreografia di Marius Petipa richiede, nella sua esecuzione, grande tecnica e abilità dei ballerini.
Il 26 dicembre torna a invadere il palco del teatro serafico l’inconfondibile sound gospel con Pastor Ron Gospel Show. Lo spettacolo vede come protagonista l’esilarante Pastor Ronald Hubbard, una delle figure più conosciute e carismatiche nel panorama gospel internazionale che ha saputo incantare anche il pubblico italiano con la sua personalità strabordante. Con lui troviamo altri cinque artisti fra cantanti e band: voci potenti e vellutate in pieno stile “black”. Due ore di musica gospel top level in cui si inseriscono elementi di comicità e umorismo che trascineranno letteralmente lo spettatore in un vortice di sano divertimento.
Il 31 dicembre l’anno nuovo si aspetta in platea con un appuntamento d’eccezione: The Best of Musical, concert show interamente cantato dal vivo, che riunisce in un solo spettacolo il meglio delle più applaudite produzioni di musical.
Ad aprire il 2022, l’1 gennaio, sarà il Balletto di Milano con Lo Schiaccianoci, balletto in due atti su musica di Čajkovskij, liberamente ispirato al racconto di Hoffmann, ideazione Carlo Pesta e coreografie di Federico Veratti. L’ambientazione anni Venti con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza. La rivisitazione del celebre balletto di repertorio nulla toglie alla magia della storia originale poiché in questo “Schiaccianoci” c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta… con un pizzico di svecchiamento. Creato da due giovani è infatti un balletto brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi.
L’8 gennaio Andrea Scanzi salirà sul palco con “E ti vengo a cercare. Voli imprevedibili e ascese velocissime di Franco Battiato” lo spettacolo scritto e narrato da Andrea Scanzi con gli interventi musicali di Gianluca Di Febo, che interpreterà alcuni dei brani più affascinanti del cantautore siciliano. Franco Battiato è stato un rivoluzionario in servizio permanente della musica italiana. Ha vissuto mille volte, reinventandosi ogni volta. Sperimentatore, mistico, pioniere. Originale e inquieto, lirico e pop, alto e (apparentemente) basso. Uno dei più grandi artisti italiani. Scanzi ne ripercorrerà la carriera con particolare attenzione al (lungo) periodo d’oro che va da ‘L’era del cinghiale bianco’ a ‘Gommalacca’, senza però dimenticare le sperimentazioni degli esordi e al tempo stesso gli ultimi lavori discografici, le cover e le tante collaborazioni. Accanto a lui, a cantare e suonare alcuni dei brani più significativi di Battiato, Gianluca Di Febo.
Il 20 gennaio il Lyrick accoglierà Oblivion Rhapsody, spettacolo di e con gli Oblivion che festeggiano i primi dieci anni di tournée insieme. In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi cialtroni sfidano se stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita. Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri.
Il 26 gennaio Giò di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone saranno i protagonisti di Canzoni per sempre, da “La Dolce Vita” a “Notre Dame de Paris”, un concerto che raccoglie il meglio del musical e delle colonne sonore di tutti i tempi. Il tutto raccontato con aneddoti e curiosità che li ha visti protagonisti in questi vent’anni di amicizia oltre il professionale accompagnati da un trio di musicisti eccezionali.
L’8 e il 9 febbraio doppio appuntamento per Piccole Donne, musical di Broadway portato in Italia per la prima volta dalla Compagnia dell’Alba, adattamento del celebre romanzo di Luisa May Alcott. Il musical, come il romanzo, racconta le storie delle quattro sorelle March (Meg, la saggia, Beth, il tesoro di casa, Amy, la perfetta piccola dama, e in particolare Josephine, detta Jo, maschiaccio di casa e aspirante scrittrice) che nella seconda metà dell’800 vivono insieme alla loro mamma a Concord, nel Massachusetts, mentre il loro babbo è lontano, cappellano dell’esercito dell’Unione durante la guerra civile americana. Le loro vite, questa volta in musica, si intrecciano con quelle di altri coloriti personaggi: il professor Bhaer, la zia March, il giovane Laurie con il signor Laurence, suo nonno, e il suo tutore, John Brooke. “Piccole donne” sarà proprio il titolo del romanzo che Jo scriverà sulla storia della sua famiglia e dei suoi amici e che verrà pubblicato da un grande editore. Un musical che, come consuetudine della Compagnia, sarà cantato interamente dal vivo.
Il 16 febbraio sarà la volta di una tappa del nuovo tour della Parson Dance di David Parsons, la rinomata compagnia americana amata dal pubblico per la sua danza atletica e vitale che trasmette gioia di vivere. Caposaldo della danza post-moderna made in Usa, che incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso.
Il 18 febbraio tappa del tour europeo di Alice in Wonderland e le geometrie del sogno del Circus-Theatre Elysium, uno spettacolo unico al mondo dove un cast di trenta atleti acrobati e ballerini professionisti racconterà attraverso la più innovativa delle arti circensi la fiaba di Alice nel mondo delle meraviglie, tra ginnastica acrobatica, recitazione e danza.
Il 19 febbraio al via Eleganzissima, di e con Drusilla Foer accompagnata da Loris di Leo al pianoforte e Nico Gori al clarinetto e sax. Il recital, in una nuova versione aggiornata, prosegue il suo viaggio raccontando gli aneddoti tratti dalla vita straordinaria di Madame Foer, vissuta fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. In “Eleganzissima”, essenziali al racconto biografico sono le canzoni, che Drusilla interpreta dal vivo accompagnata dai suoi musicisti.
Il 23 febbraio The Black Blues Brothers si cimenteranno in Let’s twist again! secondo, attesissimo show dei cinque acrobati kenioti reduci da un tour mondiale che li ha visti esibirsi per più di 300.000 spettatori, tra i quali Papa Francesco, il Principe Alberto di Monaco e la famiglia reale inglese. In una fumosa sala d’aspetto di una stazione ferroviaria cinque uomini, per ingannare l’attesa, ascoltano twist e rock’n’roll da un juke-box d’epoca e si scatenano in acrobazie incredibili, che sfruttano tutto ciò che li circonda per numeri mozzafiato: i tavoli, le sedie… anche i passaggi a livello! Uno spettacolo acrobatico comico musicale, con una colonna sonora indimenticabile (da Glenn Miller a Keith Emerson, da Chubby Checker a Elvis Presley, passando per Aretha Franklin) che accompagna un repertorio dinamico e divertente fatto di piramidi, salti mortali, esercizi con la corda e molto altro.
Il 3 marzo in scena Vlad Dracula, un’opera sospesa tra musical e prosa. Un testo originale scritto e messo in scena da Ario Avecone, accompagnato dalle musiche e canzoni inedite scritte da Simone Martino. Una storia tutta nuova, ispirata all’opera di Bram Stoker, ma dal sapore moderno, industriale, con un forte legame al mondo e alla società di cui facciamo parte. Un cast d’eccellenza con più di 20 interpreti sul palco ed un allestimento tecnico e scenografico innovativo e spettacolare, ricco di effetti luce e ambientali dal carattere prettamente immersivo.
L’8 marzo si passa a Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci per la regia e la drammaturgia di Giorgio Gallione. Sul palco con Elio, sei musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda. Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
Il 12 marzo andrà in scena la commedia “Se devi dire una bugia dilla grossa” per festeggiare i cento anni dalla nascita di Pietro Garinei, torna un “evergreen”: la spumeggiante commedia Se devi dire una bugia dilla grossa, dal soggetto di Ray Cooney. L’allestimento è ispirato a quello originale firmato dalla ditta Garinei & Giovannini, con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la hall dell’albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda del Ministro del governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere relazioni extraconiugali con un membro femminile dell’opposizione. La versione attualizzata da Iaia Fiastri vede protagonisti i vulcanici Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti, con la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta interpreta il ruolo della moglie dell’onorevole.
Marzo – Biagio Izzo in “Tartassati dalle tasse” scritto e diretto da Eduardo Tartaglia, con Biagio Izzo e un cast di attori straordinari. Una storia contemporanea trattata con leggerezza come da tradizione teatrale partenopea, ma che offre agli spettatori molti spunti di riflessione esorcizzando, attraverso la lente deformante della comicità, i temi della crisi economica e della elevata pressione fiscale che da tempo, ormai, attanagliano il nostro Paese. Innocenzo Patanaro, erede di una famiglia di pescivendoli, gestisce un ristorante à la page di cucina nippo-napoletana, Sushi all’acqua pazza, ma a causa di un controllo della Guardia di Finanza rischia di perdere tutto.
Marzo – Beppe Barra in Non c’è niente da ridere. Vi fa molto ridere questa mia poesia? – dice l’Attore al pubblico che si sbellica – Ci ho messo cinque anni per scriverla!” Qui sta la chiave di questo spettacolo, da qui il titolo: Non c’è niente d ridere. Uno spettacolo al contrario che incuriosisce, sorprende e diverte, fin dalla prima scena. Anche la scenografia raffigura un teatro visto dal punto di vista degli attori, con il sipario, le quinte, da dentro, con i palchetti accesi come fondale e le luci della ribalta accese contro di noi. In questo spazio irreale si avvicendano un Attore e un’Attrice (Peppe Barra e Lalla Esposito).
Ulteriori appuntamenti verranno annunciati prossimamente.
La stagione teatrale del Teatro Lyrick è organizzata da Associazione Culturale ZonaFranca, direzione artistica di Paolo Cardinali, in collaborazione e con il contributo del Comune della Città di Assisi.
Teatro Lyrick Viale Gabriele D’Annunzio, 06081 Santa Maria degli Angeli
Informazioni: 075 8044358 – info@teatrolyrick.com
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