PERUGIA – “Onora il Padre” è la rassegna di cultura e musica classica dal vivo ideata nel 2023 e realizzata da UmbriaEnsemble in occasione delle celebrazioni per l’800° anniversario francescano. In conferenza stampa è stata presentata martedì scorso la rassegna 2024 che si incentra questa volta sul tema delle stimmate nella ricerca artistica e culturale con l’intervento di linguisti, paleo antropologi, neuroscienziati. Ciascun appuntamento, infatti, sarà sempre caratterizzato da una lezione magistrale in forma di dialogo tra due accademici e il pubblico, cui seguirà il concerto dal vivo con i musicisti di UmbriaEnsemble affiancati da ospiti di caratura internazionale.
L’edizione 2024 si svolge tra Assisi e Perugia ed è in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e gode del sostegno di Fondazione Perugia.
Il primo dei tre appuntamenti annunciati per il mese di novembre è fissato per sabato.
IL PROGRAMMA
Sabato 2 novembre Perugia, Biblioteca Monteripido. Alle ore 17: lezione dei professori Paolo D’Achille e Giulio Vaccaro. Ore 18 concerto “Linguaggi musicali in dialogo” UmbriaEnsemble con Alessandro Bravo.
Sabato 9 novembre Perugia, Biblioteca Monteripido . Alle ore 17 lezione dei professori Giorgio Manzi e Marco Cherin. Alle ore 18 concerto “Il dissoluto punito” di UmbriaEnsemble con Enrico Stinchelli.
Sabato 16 novembre Assisi, Palazzo Buonacquisti. Alle ore 17 lezione dei professori Giorgio Vallortigara e Massimiliano Di Filippo. Alle ore 18 concerto “Fuochinfatui” di UmbriaEnsemble con Giacomo Vezzani.
IL TEMA
In sede di presentazione è stato approfondito il tema di questa seconda edizione. E’ emerso che lo stigma nella rassegna Onora il Padre verrà declinato nel suo più radicale valore umano: “lo stigma dell’humanitas -è stato detto – sempre in una prospettiva di dialogo intergenerazionale. Da dove veniamo? Dove andiamo? Sono le domande che accompagnano da sempre la storia dell’uomo; non solo il presidio per eccellenza della filosofia, dunque, ma anche motore di ogni azione dell’uomo. Mai come oggi, dunque risulta urgente una riflessione sul senso e sul destino della nostra umana esperienza per ottimizzare la qualità di quell’ esperienza che è la nostra vita, e per lasciare responsabilmente un mondo migliore a chi verrà dopo di noi”.