Un grande set fatto di natura, storia, monumenti, arte, buon vivere apre le porte al cinema e, a sua volta, il cinema punta la camera da presa per diventare una guida originalissima sull’Umbria.
E’ l’iniziativa editoriale della Guida di Repubblica in edicola da domani, 5 agosto a 12 euro più il costo della copia del quotidiano, che racconta il Cuore verde attraverso le produzioni cinematografiche e televisive che l’hanno scelta. Più che una guida da consultare, è da conservare, tali e tanti sono i documenti, le testimonianze, le curiosità, le immagini che contiene. Come fosse un montaggio raffinatissimo, nelle 288 pagine di “Umbria e il Cinema. Storie, luoghi, star” si susseguono le narrazioni dei protagonisti della settima arte. Così compaiono a vario titolo ma tutti titolati a farlo, Monica Bellucci che pur abitando a Parigi torna quando può nella sua Città di Castello dove ha famiglia, amici, affetti e ricordi.
Così come Giancarlo Giannini che, confessa, deve ad Assisi la sua riconciliazione dopo 14 anni di silenzi con Lina Wertmüller. Oppure Marco Bocci, di Marsciano, che in queste pagine annuncia con soddisfazione che “finalmente nella mia terra sono riuscito a girare un film, La caccia, che uscirà quest’anno”.
Poi ci sono Valentina Lodovini che è originaria di Umbertide mentre Luca Argentero ha ricordi dolcissimi legati alla Scuola di cioccolato della Perugina, come del resto Luisa Ranieri che ha indossato i panni Luisa Spagnoli che, tra le tante, è stata anche l’ideatrice del cazzotto poi diventato per il mondo intero il “Bacio”. Diego Abatantuono è legato all’Eugubino dove ha grato Turné di Salvatores; Flavio Insinna e Nino Frassica alle due location di Don Matteo Gubbio e Spoleto, mentre Assisi torna con Elena Sofia Ricci e la sua straordinaria Suor Angela, detto che l’attrice, l’Umbria, l’aveva già frequentata con Carlo Verdone per girare “Io e mia sorella”. E poi ci sono le testimonianza di Valeria Cingottini, Francesco Cordio, Stefano Rulli, Andrea Sbarretti, Michela Cescon, Riccardo Milani. Commovente il racconto di Pupi Avati: “Mia madre era di cultura contadina e per lei un elemento non trascurabile – racconta – era la nostalgia per la campagna bolognese dove era nata. Così ha scelto una regione non distante e con una piccola cifra che gli veniva da un’eredità del padre, lei e mio fratello trovarono un casaletto da restaurare, a Ponte Rio, 5 chilometri da Todi, vicino al Tevere”.
Una voce che la Guida pone in primo piano è quella di Paolo Genovese. Il regista che ha girato in Umbria “Una famiglia perfetta”, è infatti presidente di Umbria Film Commission e da mesi sta lavorando per fare della regione una sede sempre più pregiata e privilegiata dell’industria cinematografica. Proprio la scorsa settimana, Genovese ha chiuso da direttore artistico la seconda edizione di Umbria Cinema Festival che ha portato a Todi il meglio delle produzioni italiane, premiandole, e dando loro visibilità.
“’Ufc – afferma Genovese – è una realtà nata da poco ma le cose fatte e in programma sono già molte, e questo perché viviamo un periodo in cui la richiesta di produzioni è altissima. E’ quindi questo il momento di farsi trovare pronti, attrezzati, reattivi, ricettivi. L’Umbria con i suoi molti campanili, con la sua storia, i suoi scenari naturali, l’ amore per il cibo e le produzioni di qualità, è fortemente rappresentativa del Paese”.
Di grande presa la copertina con una scena tratta da “La vita è bella” con Roberto Benigni scortato da un attore orvietano, Giorgio Cantarini, nel set di Papigno, alle porte di Terni sul quale ci sono peraltro progetti di recupero e rivitaliazzazion e che si spera possano presto diventare operativi.
Il volume è realizzato in collaborazione con la Regione Umbria. “La settima arte e l’Umbria hanno da sempre rappresentato un binomio inscindibile – afferma Paola Agabiti, assessore r alla Cultura e al Turismo -. Fin quando anche la televisione si è accorta dell’unicità dei nostri borghi secolari, promuovendo la produzione di popolari fiction che hanno immortalato per un pubblico vastissimo la bellezza e il fascino dei nostri gioielli medievali. La nascita di Ufc ha lo scopo di promuovere il territorio con produzioni che nel filmare borghi e bellezze naturali seducano turisti e appassionati, inducendoli a scoprire la magnificenza di una terra unica”.
La guida contiene 225 ristoranti consigliati, oltre 120 le dimore indicate per prolungare la sosta e 170 gli indirizzi dove trovare le produzioni locali, gastronomiche soprattutto, ma anche di pregiati souvenir. Ricca la sezione dedicata ai festival, alle rassegne e agli appuntamenti legati al cinema con decine di pagine che spaziano dall’Umbria Cinema Festival di Todi all’Umbria Film Festival di Montone.
“Don Matteo, dopo Gubbio, adesso si gira a Spoleto – scrive nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa – A Gubbio, ricorda in queste pagine Diego Abatantuono, fu girato Turné del premio Oscar Salvatores, ad Assisi Liliana Cavani ambientò parecchie scene del suo ‘San Francesco’. Amelia vide sfilare per diversi giorni fra le proprie piazze Alberto Sordi (‘Il Marchese del Grillo’) e Nino Manfredi (il ‘Pinocchio’, di Comencini). Mentre Pupi Avati alla periferia di Todi girò sia un film struggente ‘La via degli angeli’ e succesivamente ‘I cavalieri che fecero l’impresa’, coinvolgendo decine di maestranze del luogo per i costumi e gli armamenti. La guida l’Umbria e il cinema è questo ed altro ancora”.