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Umbria Jazz Weekend, con Lorenzo Hengeller l’amore per Napoli e la storia della sua musica

TERNI – Il cantautore e pianista napoletano Lorenzo Hengeller ha proposto una serie di show da Pazzaglia per Umbria Jazz Weekend. L’atmosfera all’interno del locale, per l’ultima esibizione di Umbria Jazz Weekend, era intima e vivace e lui non ha mancato di far notare quanto ormai si senta in famiglia da queste parti, dove è stato accolto con affetto.

 

 

Hengeller, vincitore del Premio Carosone nel 2007, è un musicista divertito e divertente, nel segno della napoletanità colta. “Napoli è come una deriva esotica se solo si trovasse in Svizzera” canta in una canzone: l’amore per questa sua città e per la storia della sua musica, è la cifra stilistica che percorre tutta la serata. Propone pezzi originali alternati a riletture da Renato Carosone, Lelio Luttazzi, Fred Buscaglione, Pino Daniele in un mix di ironia (anche verso i neomelodici), leggerezza e eleganza. Chiude duettando con un signore del pubblico, a cui racconta, l’aveva promesso e saluta questa edizione di Umbria Jazz Weekend con E la vita, la vita di Cochi e Renato e il pubblico la canta insieme a lui. Hengeller è un intrattenitore gradevole e spontaneo, con l’innato potere di convertire all’amore per il repertorio napoletano anche i più scettici.

Un concerto piacevole, che è sembrato forse più una festa tra amici, ma che è stato molto apprezzato.

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