Umbria jazz for kids: così si diventa ascoltatori “colti”

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PERUGIA – “Forse non riusciremo a formare tanti grandi musicisti, ma di certo contribuiremo a fornire gli strumenti per formare dei buoni ascoltatori, dei “colti” fruitori di musica e di musica improvvisata”. Così Fabrizio Croce, coordinatore delle attività di Uj4kids, individua i capisaldi di un’iniziativa che partita nel 2019, nell’anno del lockdown, non ha comunque conosciuto interruzioni, ma si è spostata sullo streaming online, permettendo a decine di bambini di addentrarsi nei segreti del linguaggio della musica. “Ho trovato quest’anno – continua Croce – una grande forza nei ragazzi che di fronte alla prospettiva di continuare e seguire i corsi online, si pensava avrebbero smesso. Invece non solo non è calato il numero, ma alcuni si sono aggiunti in corso d’opera, tanto che questa mattina (ieri per chi legge) si è svolta la conclusione di un progetto che abbiamo realizzato con i finanziamenti della Fondazione Cassa di risparmio e all’inizio i bambini partecipanti erano una ventina e oggi erano una quarantina. Raddoppiati in corso d’opera. Probabilmente le difficoltà della pandemia hanno convinto le famiglie che quella dei corsi online poteva essere una maniera anche sana di cercare di coinvolgere i bambini in un’attività che li facesse un po’ distrarre dalla situazione in atto e loro – i bambini – si sono fatti forza a vicenda pensando al fatto che prima e poi avrebbero potuto presentare dal vivo quello che stavano facendo online. I ragazzi l’hanno vissuto come una sorta di liberazione questo confronto con il pubblico, perché alla fine l’obiettivo era quello di coinvolgere anche bambini che hanno maggiori difficoltà di relazione soprattutto ora che le classi sono affollate di bambini di origine straniera soprattutto nelle periferie. Da questo punto di vista i nostri corsi hanno svolto anche un ruolo sociale molto importante”. Non basta, perché nel frattempo si è strutturato un vero e proprio team con l’obiettivo della caccia ai bandi per finanziare i corsi. “Il progetto più grande che stiamo portando avanti – sottolinea il coordinatore – che si chiama “Improvvisazioni”, è un progetto che è stato finanziato dal Dipartimento della famiglia delle Politiche sociali della Presidenza del Consiglio dei ministri, che trova anche un minimo di supporto finanziario per poter andare avanti. C’è infatti da ricordare che abbiamo messo in campo una squadra speciale dedicata proprio alla ricerca di bandi che possano essere in linea con le finalità dei nostri progetti. Quindi abbiamo partecipato a bandi con il Ministero della famiglia, con il Mibact e addirittura anche con la Siae che sarebbe stato impensabile fino a qualche tempo fa. Il ministro Franceschini è riuscito a costringere la Siae a destinare una parte dei proventi annuali alla didattica musicale e con questi fondi abbiamo realizzato un progetto con un’area tra le più difficili di Perugia – Via Cortonese, Madonna Alta – che ha consentito di acquistare un’intera strumentazione che è rimasta in carico alla scuola”. Insomma – è la sintesi – si è creato un circuito virtuoso anche con l’ausilio di validissimi insegnanti di musica di cui spesso ignoriamo persino l‘esistenza, che contribuiscono a creare sul territorio di riferimento una solida base musicale, alimento non soltanto per la tradizione della musica d’insieme delle bande musicali, ma che soprattutto contribuisce ad educare i bambini e i ragazzi ad un’idea di musica che travalica quella più commerciale e a volte francamente da rabbrividire come certa trap che circola liberamente in rete.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.