Quasi in conclusione dell’edizione 2021 di Umbria Jazz abbiamo incontrato Manuele Morbidini, sassofonista, direttore della Umbria Jazz Orchestra e direttore artistico della “Rassegna delle Orchestre” in svolgimento al Teatro Morlacchi.
Manuele, dopo la parentesi del 2020 di Jazz in August come giudichi quest’edizione?
“Come è ovvio si tratta di un’edizione ancora profondamente condizionata dalla situazione sanitaria – il decorso della pandemia è stato più lungo e doloroso di quanto ci si potesse aspettare. Ma nonostante le enormi difficoltà è relativamente simile al festival che ricordiamo. Credo che sia un passaggio importante in direzione di un vero “ritorno alla normalità”.
Il compito che ti è stato affidato, la direzione artistica della Rassegna delle Orchestre ha una valenza particolare; ce ne vuoi parlare?
“L’idea di un festival nel festival dedicato alle orchestre è nata prima della pandemia, e in quel momento si trattava di un progetto eminentemente musicale – di per sé estremamente stimolante. Con il mutare del contesto, l’idea di riunire a Perugia 150 musicisti italiani ha inevitabilmente assunto un significato ulteriore. Non vorrei essere retorico ma credo che queste cose contino”.
Come hai scelto le Orchestre da far esibire?
“Abbiamo cercato di restituire un’immagine della ricchezza e della complessità che animano questo mondo. Ovviamente è solo una delle immagini possibili, e per forza di cose parziale – nessuna rassegna, ahimè, è sufficientemente estesa per essere esaustiva. Ma dovremmo essere riusciti – o almeno lo spero – a rendere ragione della polivocità che caratterizza il jazz oggi nel nostro paese: le dieci orchestre che suonano al Morlacchi sono dieci declinazioni, anche molto diverse tra loro, di come si possa impiegare un organico ampio. E lo spettro dei riferimenti è davvero amplissimo: la grande tradizione e l’improvvisazione libera, Stravinsky e Sting, i Soft Machine e Fellini”.
La prima giornata del ha visto impegnata la UJ Orchestra con Ethan Iverson con cui avete già collaborato ad Orvieto per il progetto dedicato a Bud Powell, che è stato pubblicato su supporto ad inizio anno; cosa puoi dire in proposito?
“Abbiamo presentato in prima esecuzione un nuovo lavoro che Ethan ha scritto per noi. Si tratta di un’unica composizione in più movimenti che si intitola “Ritornello, Sinfonias, & Cadenzas” ed è qualcosa di piuttosto diverso dal progetto dedicato a Bud Powell. Quello era in tutto e per tutto un omaggio alla musica di un gigante della storia del jazz, pur se riletta e filtrata attraverso la sensibilità di Ethan. In questo caso invece il pianista è protagonista in quanto compositore ed il lavoro è una sorta di immersione nel suo personalissimo mondo sonoro. È musica veramente difficile da definire – non appartiene a un genere pur impiegando sempre materiali connotati, è sia organica che deliberatamente frammentaria, è carica di ironia e al tempo stesso serissima – ma vale la pena ascoltarla”.
Il festival quest’anno non propone concerti gratuiti per motivi ovvi ma mi pare non si riesca comunque a respirare la stessa aria di solo due anni fa; cosa ne pensi?
“Senza dubbio hai ragione, sarebbe forse irragionevole aspettarsi qualcosa di diverso. Purtroppo, come dicevamo, di un “ritorno alla normalità” possiamo ancora parlare soltanto al futuro”.
Ritieni che in futuro potrebbe essere possibile organizzare al festival una rassegna di orchestre di carattere internazionale?
“Ovviamente è una possibilità di cui abbiamo parlato. Spero proprio che ce ne siano le condizioni quanto prima”.
Prima di salutarci; progetti futuri per la UJ Orchestra bollono in pentola?
“Vari, la pentola per fortuna è sempre sul fuoco. Stiamo già lavorando per la prossima edizione di Umbria Jazz Winter”.
Nel ringraziare Manuele Morbidini per la sua disponibilità ricordiamo che fino a domenica ogni giorno alle 17:00 presso il Teatro Morlacchi sarà possibile assistere ai seguenti concerti: dopo quello di ieri, 16 luglio, “Fellini e la musica” New Talent Jazz Orchestra con ospite speciale Gabriele Mirabassi; oggi 17 luglio, “Swing With Sting” Nick The Nightfly Orchestra e domani, 18 luglio, “Cedar’s Blues” ERJ Orchestra