MAGIONE – Dance Gallery domenica 5 maggio al Teatro Mengoni di Magione alle ore 19,45 propone tre performance di danza con protagonisti giovani autori e autrici, tra i più interessanti del panorama contemporaneo nazionale. In scena tre progetti importanti, realizzati e proposti al pubblico nell’ambito del progetto C.R.E.A.
Si comincia con “Kokoro”, coreografia e concetto di Luna Cenere, vincitrice del Premio Danza&Danza come Coreografa emergente nel 2020 e del Bando per le nuove coreografie della Biennale di Venezia nel 2023.
Kokoro è una singola parola giapponese che possiamo tradurre come il nostro essere interiore. Questo assolo è la personale ricerca di un’unicità dell’essere, un percorso interiore divenuto percorso fisico nello lo spazio, durante il quale il corpo nudo, attraverso la sua esposizione e specifica architettura, si trasfigura e diviene veicolo poetico facendo emergere immagini appartenenti e non ad un mondo irreale. Progetto prodotto da Körper, centro nazionale di produzione della danza, attivo nell’ambito della promozione e nel sostegno di giovani coreografi su tutto il territorio nazionale.
Il secondo spettacolo è “How to, just another Boléro” (nella foto di copertina) concept, coreografia e performance di Emanuele Rosa e Maria Focaraccio / EM+, un breve duetto sulle celeberrime note del “Boléro” di Maurice Ravel creato nel 2021e selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2021 e a dFeria 2023. Questa grandiosa composizione ha ispirato i due autori nel creare un mutevole paesaggio di corpi all’interno dello spazio limitato e confinante di un tappeto. Gli interpreti, come animali in cattività, sono costretti in uno spazio angusto ma familiare, dove sembrano aver dimenticato la propria natura, i rispettivi ruoli e le norme di comportamento per una pacifica coesistenza. Lo spettacolo è un ritratto dei diversi tentativi di imparare o re-imparare, scoprire o ri-scoprire come ci si comporta, ci si tocca, si coopera, ci si aiuta, ci si ama, tra toni a volte drammatici e a volte ironici.
Terzo tempo per “Memento, un inutile infinito”, duetto di danza contemporanea di e con Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi. Il progetto parte dalla lettura della poesia “Quello che veramente ami rimane” di Ezra Pound.
Un paesaggio immaginario dove due corpi indagano sul significato del ricordo. Avvertono l’esigenza umana di scoprire ciò che sono stati e ciò che sono. Il ricordo permette loro di tornare quando ne hanno bisogno in luoghi realmente vissuti senza però rimanere intrappolati nel passato. Ecco che si innesca il principio di memento, che esorta i due danzatori a ricordare la fugacità della vita e dei suoi piaceri, permettendo così di andare e tornare in spazi già vissuti per mantenersi vivi. È un lavoro che attinge dal tema del ricordo. Così come l’atto fotografico mira a fermare il momento, il tempo in cui avviene un’azione, irripetibile, così a livello drammaturgico i due danzatori sono il tramite di una fisicità che li costringe a godere dell’attimo presente e li esorta al ricordo, intenso come memoria, quel mezzo che permette loro di rivivere momenti seppur passati.
IL PROGETTO
C.R.E.A. (Choreography, Research, Empowerment, Audiences) è un progetto che per il terzo anno prosegue nel suo intento di favorire una ampia divulgazione della cultura coreografica contemporanea in diverse aree e territori della regione. In collaborazione con le istituzioni locali – i Comuni di Perugia, Corciano, Magione, Montone e Foligno – si vuole dare un forte impulso alla fruizione dell’arte della danza e della coreografia coinvolgendo anche le istituzioni scolastiche.
Il progetto è realizzato e diretto da Dance Gallery con la direzione artistica di Valentina Romito.