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Trevi, il Terziere del Castello dona un thermo-scanner all'ospedale di Foligno

TREVI – Il Terziere del Castello di Trevi in questo tragico momento di emergenza nazionale ha deciso di donare all’Ospedale San Giovanni Battista di Foligno, nello specifico al Pronto Soccorso/Medicina d’Urgenza e 118, sei termometri “thermo-scan” (un termometro ad infrarossi, presidio medico-chirurgico), che permetteranno al personale sanitario di monitorare la temperatura corporea a tutti coloro che faranno accesso al Pronto Soccorso.
Un gesto di solidarietà di cui si congratulano il sindaco Bernardino Sperandio e l’Amministrazione comunale di Trevi.
“Il nostro piccolo gesto – riferisce in una nota il priore Cristian Masciotti – è volto alla tutela dei grandi protagonisti di questo delicato momento, i medici, gli operatori sanitari, gli infermieri, ai quali va tutto il nostro rispetto e la più sincera gratitudine, che in prima linea stanno combattendo il Covid19. Tali dispositivi, permettono appunto di effettuare lo screening della temperatura corporea del paziente senza entrare in contatto con esso, così da limitare la possibilità di contagio. Nella foto che si allega troviamo il dottor Giuseppe Calabrò direttore della struttura complessa pronto soccorso, medicina d’urgenza e 118 e accanto l’infermiere Paolo Pallucchi che con gratitudine hanno accettato la nostra donazione. Come consiglio direttivo abbiamo ritenuto opportuno dare un segnale a tutti i nostri associati e a tutta la nostra comunità, in quanto essere un’associazione non vuol dire solo lavorare per i propri scopi, ma sostenere anche tutti i nostri concittadini. Cerchiamo e cercheremo sempre di dar seguito ai caratteri fondativi del Terziere del Castello, contribuendo fattivamente allo sviluppo e alla crescita sociale del nostro territorio. Ringrazio personalmente tutti i ragazzi che in un momento di scarsa disponibilità di equipment tecnico-sanitario, hanno collaborato al reperimento di tali dispositivi. Con il più grande augurio che tale periodo così difficile possa concludersi il prima possibile, siamo onorati di poter contribuire alla salute di tutti. Restiamo a casa e torneremo ad abbracciarci più forte di prima”.

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