PERUGIA – Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini per fare “massima chiarezza sull’attuale situazione del trasporto pubblico locale in Umbria”.
De Luca chiede “un quadro dettagliato al mese di maggio di quanto, proporzionalmente rispetto ai chilometri effettivamente percorsi, abbiano ricevuto in eccesso i soggetti gestori e se la Regione Umbria intenda procedere al rimborso delle corse non fruite dagli abbonati nel corso di questi mesi di lockdown”.
De Luca chiede “un quadro dettagliato al mese di maggio di quanto, proporzionalmente rispetto ai chilometri effettivamente percorsi, abbiano ricevuto in eccesso i soggetti gestori e se la Regione Umbria intenda procedere al rimborso delle corse non fruite dagli abbonati nel corso di questi mesi di lockdown”.
“I cittadini umbri e i lavoratori – spiega – devono sapere se a fronte di una drastica riduzione delle corse e dei chilometri percorsi, con la contestuale adozione di ammortizzatori sociali e ferie forzate imposti agli stessi lavoratori, i gestori del servizio continuino a percepire ordinariamente la corresponsione ordinaria dei costi del servizio”.
“Dinnanzi alla decisione del Governo di garantire gli stanziamenti del fondo nazionale trasporti – continua De Luca – riteniamo assolutamente discutibile che a pagarne le conseguenze debbano essere solo ed esclusivamente i lavoratori e gli utenti. Un’asimmetria paradossale – rileva – che vede le aziende garantite al 100 per cento nel loro rischio di impresa, con i lavoratori in cassa e un servizio dimezzato. Fatta salva la copertura dei costi fissi degli imprenditori e di tutti i privati coinvolti nella filiera, messi a riparo i lavoratori nella completa integrità del trattamento economico e dei loro diritti vogliamo spiegazioni sul resto delle risorse. Una situazione – aggiunge – che non può essere in alcun modo colmata con l’integrazione fino al raggiungimento del 100 per cento di quanto corrisposto ai lavoratori attraverso la cassa autoferrotranvieri”.
“Dinnanzi alla decisione del Governo di garantire gli stanziamenti del fondo nazionale trasporti – continua De Luca – riteniamo assolutamente discutibile che a pagarne le conseguenze debbano essere solo ed esclusivamente i lavoratori e gli utenti. Un’asimmetria paradossale – rileva – che vede le aziende garantite al 100 per cento nel loro rischio di impresa, con i lavoratori in cassa e un servizio dimezzato. Fatta salva la copertura dei costi fissi degli imprenditori e di tutti i privati coinvolti nella filiera, messi a riparo i lavoratori nella completa integrità del trattamento economico e dei loro diritti vogliamo spiegazioni sul resto delle risorse. Una situazione – aggiunge – che non può essere in alcun modo colmata con l’integrazione fino al raggiungimento del 100 per cento di quanto corrisposto ai lavoratori attraverso la cassa autoferrotranvieri”.