Trasimeno Prog, “La musica nelle parole”: Flavio Adducci e le origini del black metal

Domani, 28 marzo, un nuovo appuntamento con la rubrica “La musica nelle parole” a cura di Trasimeno Prog. Per la sesta puntata, in onda alle ore 17, sarà ospite lo scrittore Flavio Adducci, trentaduenne scrittore romano che con il suo libro “Benvenuti all’inferno!”, è andato a scavare nelle origini del black metal, affrontando un periodo che va dal 1981 al 1991.

Flavio Adducci

È da quando più o meno aveva quindici anni che ha iniziato a seguire il metal e si può dire non l’abbia più lasciato.

Gestisce dal 2008 la webzine “Timpani allo Spiedo” e nel 2020 ha pubblicato “Se beccamo ner pit!”, compilation dedicata alla scena hardcore punk del Lazio.

Ci racconterà di come sia arrivato a scrivere il suo libro; nel 2015 infatti ha iniziato a scrivere un articolo (poi mai pubblicato) sulla genesi del black metal su HeavyMetalWebzine, sito per il quale collaborava; fu il caporedattore Alessio Torluccio che gli consigliò di farlo diventare un libro.

La copertina del libro “Benvenuti all’inferno!

In un primo momento era uscito come ebook autoprodotto con il titolo di “Nel Segno del Marchio Nero”, poi il manoscritto venne inviato ad alcuni editori finché firmò il contratto con Chinaski Edizioni, oggi Officina di Hank, ed assunse il titolo definitivo di “Benvenuti all’Inferno!”.

Recentemente ha scritto anche la prefazione del nuovo libro di Fabio Rossi, “Bathory. La band che cambiò l’heavy metal”.

Alternando alla chiacchierata l’ascolto di alcuni frammenti di brani scelti dall’autore scopriremo il black metal e la sua primigenia versione, il proto black metal.

L’appuntamento è per domani 28 marzo, alle ore 17, sulle pagine Facebook di Trasimeno Prog e di Area Prog e sul canale Youtube di Trasimeno Prog.

#stayprog

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.