Seconda giornata del Trasimeno Prog Festival, spostatosi ieri da Perugia a Castiglione del Lago, location dove la minfestazione è nata con l’edizione 2020.
Apertura nel pomeriggio con la presentazione del libro di Walter Gatti Essenza. Vite di Claudio Rocchi, un momento nella raccolta Piazza Meoni, dove si è ricordato il cantautore milanese a dieci anni dalla scomparsa.
Per prima sul palco della Rocca Medievale la Aldo Tagliapietra band.
La presenza della voce storica del panorama del rock progressive ha fornito il giusto carburante per una partenza di concerto seguita da un numeroso pubblico; alta era l’attesa per la riproposizione delle atmosfere contenute nel mitico album delle Orme Felona e Sorona nel cinquantennale dall’uscita ed il gruppo non s’è risparmiato.
Si è iniziato con Insieme al concerto da Verità nascoste (1976) e proseguito con La porta chiusa da Uomo di pezza del 1972.
Quindi spazio all’esecuzione integrale della suite Felona e Sorona ed infine una sequenza che letteralmente “steso” i presenti con Amico di ieri, il successo forse più noto della band veneta contenuto presente in Smogmagica del 1975, poi ancora da Uomo di pezza Gioco di bimba e conclusione con il medley tra Sguardo verso il cielo e Collage.
Al termine grandi applausi per la band che è tornata sul palco per ringraziare il pubblico.
Neppure il tempo di rifiatare ed ancora spazio ai libri; sul palco Lelio Camilleri per parlare del suo viaggio nel suono del progresso: da Zappa ai Caravan, passando per Robert Wyatt e i King Crimson; un flash per ottimizzare durante il cambio palco in attesa del secondo ed ultimo gruppo della serata.
La Maschera di Cera ha offerto una prova muscolare e con l’innesto di Andrea Orlando alla batteria e Martin Grice ai fiati a dar manforte al nucleo della band – Zuffanti / Corvaglia e Macor – ha passato in rassegna le fasi della propria evoluzione musicale con un accenno anche da Le porte del domani (liberamente ispirato a Felona e Sorona).
Il via con Fino all’aurora da Petali di fuoco del 2009 e poi Orpheus da Luxade pubblicato nel 2006.
Quindi un estratto dalla suite La Maschera di Cera dal primo album ed un salto all’ultima prova discografica del 2020 (S.E.I.) con Il cerchio del comando.
Poi la parte dedicata a Le porte del domani con La guerra dei mille anni / Ritratto di lui / L’enorme abisso e Luce su due mondi) ed il ritorno all’ultimo album con la suite Vacuo senso.
Complessivamente una serata godibile, ottima acustica – un plauso ai tecnici che con le alte temperature si prodigano nel migliore dei modi – pubblico attento e contento; un bel mix di emozioni.
Oggi si parte con l’appuntamento alle 17:30 in Piazza Meoni con Fabio Zuffanti per presentare il suo più recente libro (Segnali di vita) su Franco Battiato e poi serata ricca di musica alla Rocca con tre artisti.
Alle 20:30 La Cruna del Lago che presenta l’album Schiere di sudditi, disponibile da qualche giorno anche in vinile; poi il piano solo di Gianni Nocenzi ed infine l’omaggio a Franco Battiato con L’Orchestra Internazionale della Campania di ben 53 elementi diretta dal Maestro Leonardo Quadrini coadiuvato di nuovo da La Cruna del Lago e dalla presenza di alcuni ospiti tra i quali Sophya Baccini, Simone Cecchini de Il Bacio della Medusa, Andrea Pieroni de L’Estate di San Martino e Pino Ballarini, la prima voce del Rovescio della Medaglia.
Foto di Maurizo Liscio