CORTONA – Martedì 2 luglio il Trasimeno Music Festival si trasferisce a Cortona, Teatro Signorelli, per due interessanti appuntamenti.
Il primo si terrà alle ore 16: si tratta dell’incontro con lo scrittore inglese Ian McEwan, autore del romanzo “La ballata di Adam Henry” dal quale è stato tratto il film “The Children Act – Il verdetto” diretto da Sir Richard Eyre, con gli attori Emma Thompson e Stanley Tucci; la sceneggiatura è dello stesso McEwan. Il direttore artistico del festival Angela Hewitt e lo scrittore presenteranno il film che sarà proiettato in lingua inglese con i sottotitoli in italiano, l’ingresso è gratuito.
Il secondo appuntamento è alle ore 21: sarà la volta del concerto per il 400° anniversario della nascita della cantante e compositrice veneziana Barbara Strozzi (1619-1677). Protagonisti della serata saranno l’orchestra Il pomo d’oro, la soprano Emöke Baráth e Francesco Corti al clavicembalo e alla direzione. Barbara Strozzi fu probabilmente la donna più straordinaria, famosa e musicalmente dotata del suo tempo. Il concerto proporrà alcune tra le sue composizioni più significative, nonché opere del suo maestro Cavalli, di Marini e di Cesti.
I protagonisti
IAN McEWAN
Lo scrittore e sceneggiatore Ian McEwan è nato nel 1948 ad Aldershott, in Gran Bretagna. È autore di due raccolte di racconti: ‘Primo amore, ultimi riti’ e ‘Fra le lenzuola’; un libro per ragazzi: ‘L’inventore di sogni’; un libretto d’opera: ‘For You’. Ha pubblicato il saggio ‘Blues della fine del mondo’ e i romanzi: ‘Il giardino di cemento’, ‘Cortesie per gli ospiti’, ‘Bambini nel tempo’, ‘Lettera a Berlino’, ‘Cani neri’, ‘L’amore fatale’, ‘Amsterdam’, ‘Espiazione’, ‘Sabato’, ‘Chesil Beach’, ‘Solar’, ‘Miele’, ‘La ballata di Adam Henry’, ‘Nel guscio’ e ‘Il mio romanzo viola profumato’. Il suo ultimo lavoro, ‘Machines like me’, è uscito ad inizio 2019. Vincitore del Somerset Maugham Award nel 1976, ha inoltre ottenuto il Whitbread Novel Award (1987) e il premio Fémina Etranger (1993), lo Shakespeare Prize in Germania nel 1999 ed è stato finalista al Man Booker Prize for Fiction numerose volte, aggiudicandosi il premio nel 1998. Il suo romanzo ‘Espiazione’ ha ricevuto il WH Smith Literary Award (2002), il National Book Critics’ Circle Fiction Award (2003), il Los Angeles Times Prize for Fiction (2003), e il Santiago Prize for the European Novel (2004). Ha ricevuto molti altri riconoscimenti, nonché il titolo di CBE (Commander of the British Empire) nel 2006. La poesia, la musica e le canzoni hanno avuto un ruolo determinante nella vita personale dell’autore, e sono importanti anche nella dimensione esistenziale dei suoi personaggi. Molti dei suoi romanzi sono stati adattati per lo schermo con successo. E’ la seconda volta che partecipa al Trasimeno Music Festival.
IL POMO D’ORO
Il nome “Il pomo d’oro” (nella foto qui sopra) rimanda al titolo di un’opera di Antonio Cesti, composta per le nozze dell’imperatore Leopoldo I d’Austria con Margarita Teresa di Spagna nel 1666. Il gruppo, fondato nel 2012, ha un’attenzione particolare al repertorio operistico, ma si dedica anche alla musica strumentale, in varie formazioni. I musicisti de Il pomo d’oro, con le loro interpretazioni vivide e autentiche, sono tra i migliori a livello inernazionale sugli strumenti d’epoca. Maxim Emelyanychev è direttore principale dell’ensemble dal 2016. Insieme al mezzosoprano Joyce DiDonato, hanno registrato l’album “In War and Peace” (premiato con un Echo Klassik nel 2017), e con lo stesso programma l’orchestra ha portato avanti un tour mondiale. Riccardo Minasi, Stefano Montanari, George Petrou ed Enrico Onofri hanno diretto Il pomo d’oro nel corso degli anni. Il pomo d’oro è regolarmente invitato a esibirsi nelle più prestigiose sale da concerto e nei festival di tutta Europa. La loro discografia include diverse registrazioni di opere nonché album strumentali con solisti di fama (le incisioni dei concerti per violino e clavicembalo di Haydn e un album col violoncellista Edgar Moreau hanno ricevuto gli Echo Klassik Awards nel 2016). Per celebrare il 400° anniversario della nascita di Barbara Strozzi, quest’anno Il pomo d’oro ha pubblicato “Voglio Cantar” con il soprano Emöke Barath, diretto da Francesco Corti.
EMÖKE BARATH
Il soprano ungherese Emőke Baráth ha intrapreso gli studi musicali dedicandosi al pianoforte e all’arpa. Ha iniziato a cantare all’età di 18 anni con la professoressa Julia Paszthy all’Accademia Franz Liszt di Budapest. Ha ricevuto il terzo premio al Concorso Internazionale Anton Dvořák nel 2009, il Primo Premio e il Premio del Pubblico al Concorso Internazionale di Canto per l’Opera Barocca di Innsbruck nel 2011 e, nello stesso anno, ha vinto il Grand Prix presso la Verbier Festival Academy. Alan Curtis fu uno dei primi direttori a scoprire il suo talento, dandole l’opportunità di cantare in produzioni prestigiose con opere di Händel – compositore che assume un ruolo importante nel suo repertorio. Emőke Baráth è anche particolarmente richiesta per i compositori del Seicento, in particolare Cavalli e Monteverdi. Si è esibita con le più famose orchestre ed ensembles barocchi in prestigiose sale da concerto. E’ stata invitata a cantare presso i rinomati festival di Innsbruck, Glyndebourne, Salisburgo e al Théâtre des Champs-Élysées, diretta da maestri del calibro di Christopher Rousset Philippe Jaroussky, William Christie, Jordi Savall e Diego Fasolis.
FRANCESCO CORTI
Francesco Corti è nato ad Arezzo, in una famiglia di musicisti, nel 1984. Ha studiato organo a Perugia, poi clavicembalo a Ginevra e ad Amsterdam. È stato premiato al Concorso Internazionale “Johann Sebastian Bach” di Lipsia (2006) e al Concorso di Clavicembalo di Bruges (2007). Come solista, è apparso in recital e concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in America Latina e in Nuova Zelanda. È stato invitato da festival come Mozart Woche e Salzburger Festpiele, BachFest Leipzig, MusikFest Bremen, Utrecht Early Music Festival, solo per citarne alcuni, e si è esibito nelle più prestigiose sale da concerto. Dal 2015 dirige Les Musiciens du Louvre in un repertorio che spazia da A. Scarlatti e Händel a Galuppi e Mozart. È stato invitato come solista e direttore dalla Holland Baroque Society per due tour europei di concerti (Concerti Brandeburghesi di Bach) e dalla Nederlandse Bachvereniging. Le sue incisioni come solista includono le Suites di Louis Couperin, le Partite di J. S. Bach, un CD di Sonate di Haydn e i due quartetti per pianoforte di Mozart, registrati sullo strumento originale di proprietà del compositore, ora conservato a Salisburgo. Ha insegnato in masterclass in tutta Europa, in America Latina e in Asia. Dal settembre 2016 è docente di clavicembalo e basso continuo alla Schola Cantorum Basilensis.