TREVI – Sabato 18 giugno si inaugurerà Trame Naturali nel Parco Agricolo di Borgo Trevi.
Uno spazio rurale, ma anche sociale, ludico, didattico e sportivo voluto dal Comune di Trevi, con il sostegno della Regione Umbria, nel quadro del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014/2020.
La festa avrà inizio alle ore 18 con il taglio del nastro, seguito dall’apertura del Mercato Agricolo che proporrà fino alle ore 21, in tema con la nuova vocazione agricola dell’area, un ampio assortimento di prodotti alimentari tipici del territorio trevano e umbro, l’olio, il vino, i tartufi, le verdure, i formaggi, accanto a banchi di floricoltori e vivaisti.
L’evento sarà poi scandito da intrattenimenti musicali, esibizioni di arte di strada a cura di DoisBerto, laboratori didattici pensati anche per i più piccoli su temi legati all’agricoltura, degustazioni di street food rurale e una visita guidata del Parco Agricolo, prevista alle ore 18.45, a cura dell’architetto paesaggista Angela Magionami.
L’iniziativa, che ha ridisegnato, pur tenendo conto dell’esistente, un’ampia fetta di territorio urbano lungo la via Flaminia a Borgo Trevi, la parte bassa della città, restituendo valore alla vocazione rurale un tempo caratteristica di quest’area, rientra nell’ambito di un progetto di più ampio respiro, finanziato da fondi europei, denominato “Trame naturali. Le radici a Trevi intessono il futuro”, che, articolandosi su quattro aree di intervento, dà vita a una vasta e ambiziosa operazione di riqualificazione e valorizzazione del paesaggio trevano.
Trame naturali – spiega il Sindaco Bernardino Sperandio – è un progetto volto alla sostenibilità che mira a ridurre l’impatto ambientale, limitare il degrado causato dalla urbanizzazione, incrementare la sostenibilità urbana, mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici e migliorare il benessere dei cittadini. Priorità assoluta – prosegue il primo cittadino – è stata data all’incremento del patrimonio verde della città con la piantumazione di 200 alberi ad alto fusto, 3000 arbusti, più di 500 erbacee e 157 alberi da frutto legati alla tradizione del territorio. Un progetto ambizioso che connette il paesaggio di Borgo a quello di Trevi e riqualifica delle aree dismesse che saranno a completa disposizione della cittadinanza”.
Con il progetto / intervento Trame Naturali – scrive il vicesindaco ed assessore ai LLpp Dalila Stemperini – abbiamo realizzato un Parco Agricolo Urbano lungo la Flaminia, il completamento e la valorizzazione dell’edificio ‘infopoint” di Borgo Trevi, il restauro della torre nell’uliveto di Villa Fabri e la realizzazione del parco delle colline a monte della città di Trevi. Un progetto ambizioso, completamente finanziato da fondi europei, che ha richiesto un grande lavoro di squadra. Ringrazio l’ufficio Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Trevi, i progettisti, la DL, la ditta che ha eseguito i lavori e tutti coloro che hanno contribuito ad ottenere questo importante primo risultato. L’inaugurazione di sabato 18 giugno, – conclude -, sarà un momento di condivisione e partecipazione con la cittadinanza dopo due anni di distanziamento dovuti al Covid-19”.
Il Parco Agricolo
Il nuovo Parco Agricolo, geograficamente posizionato lungo la via Flaminia alla base della città di Trevi, inserito in un paesaggio a forte antropizzazione, rappresenta un tassello fondamentale di questo progetto. In sintonia con gli obiettivi generali di “Trame naturali”, la sua realizzazione ha comportato la riqualificazione di aree inutilizzate o in abbandono, tramite la valorizzazione e l’integrazione degli elementi caratteristici già presenti nella zona, come le antiche trame di appoderamento, di cui si è tenuto conto per definire la struttura dei campi destinati alla coltivazione, la preesistenza di canali naturali o artificiali, e le tracce dei percorsi interpoderali, che sono state ricercate e adoperate come base per disegnare la rete di itinerari pedonali e ciclopedonali e i semplici sentieri in terra, che attraversano l’intera superficie del Parco, rendendolo pienamente fruibile per la cittadinanza, in modo compatibile con l’attività agricola.
Il recupero della vocazione rurale e produttiva di un’area interna al tessuto urbano di Borgo Trevi, soggetta al rischio di degrado ambientale, di deterioramento graduale del valore paesaggistico e di ridotta qualità architettonica degli insediamenti, non ha solo finalità utilitaristiche, legate alla produzione del cibo, ma presenta significativi risvolti sociali e culturali, connessi alle dinamiche di comunità, alla creazione di nuovi spazi di ritrovo e aggregazione, alla fruizione degli spazi per ragioni ludiche e per la pratica sportiva, e alla ricostruzione di un rapporto affettivo di interazione tra comunità e luoghi.
Nella definizione degli spazi destinati all’attività agricola, che comprende vigneti, coltivati con la tecnica tradizionale della vite maritata all’olmo, frutteti, con varietà di frutti tipiche del territorio umbro, arboreti, campi per erbacee aromatiche e fiori utili anche per l’impollinazione, è stata posta particolare attenzione al tema cruciale della biodiversità, prevedendo la messa a dimora di piante ed essenze botaniche autoctone e caratteristiche dell’area trevana e dell’Umbria.