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Tra gli ulivi di Strettura la chiesetta di San Pietro a Casal di Mezzo

SPOLETO – Questa volta, in un tempo di raccolta di olive, ci inoltriamo, per una verde escursione sul colle di fronte a Strettura ossia a Casal di Mezzo per raggiungere la chiesetta campestre di San Pietro.
Strettura, chiesetta di San Pietro a Casal di Mezzo
Il piccolo edificio di proprietà privata, e’ immerso nel fitto bosco, appunto tra gli ulivi. La chiesetta, tutta realizzata in pietra, mostra un campaniletto a vela con una sola fornice. La campanella e stato oggetto di un recente furto.  Sulla facciata, accanto alla porta rettangolare d’ ingresso, due finestre che permettono di filtrare una fioca luce.
Oggetto di culto e devozione popolare ancora palpitante da parte della gente del luogo. Qui una volta l’anno si svolge una festa con messa e rinfresco a tutti i partecipanti.L’ interno  e’ composto da un’ unica navata con soffitto a capriate. Sulla parete di fondo, dove e’ sistemato l’unico altare, e stato realizzato un bell’affresco raffigurante la Madonna col Bambino in trono con San Pietro martire di Verona e San Nicola di Bari.
Strettura, chiesetta di San Pietro a Casal di Mezzo: affresco Madonna col bambino e Santi del XVII secolo
Particolare dell’affresco
Il dipinto e’ stato realizzato da un discepolo dello Spagna dei primi anni del XVII secolo. Andiamo a descrivere l’ affresco: la Madonna e’ in trono coperta da un manto azzurro con risvolto verde, indossa una tunica rossa, mostra il Bambino Gesu’ benedicente, nudo, dritto, che poggia sulla gamba sinistra della Madre e tiene, sempre  con la mano sinistra la sfera del mondo.
A destra San Pietro martire di Verona titolare della chiesetta e comprarono della città di Spoleto.
Particolare affresco: San Pietro da Verona
Il Santo e’ raffigurato con i simboli del proprio martirio ossia con una roncola in testa e un pugnale sul cuore, la palma del martirio, indossa il vestito dell’ ordine domenicano.
Particolare affresco: San Nicola di Bari
A sinistra della Madonna, San Nicola di Bari con il pastorale, piviale, mitra in testa e sulla mano le tre palle d’ oro ( che ricorda la leggenda delle tre fanciulle). Sullo sfondo si intravede il paesaggio umbro tipico della vallata spoletana.

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