TERNI – “Il nuovo Piano regionale integrato per la non autosufficienza, voluto dall’assessore Coletto, fa la sua prima vittima: il Comune di Terni. Un brusco risveglio che porterà a ridurre, salvo miracoli, l’erogazione di alcuni servizi per le persone con disabilità, sulla base alla proiezione dell’impegno economico previsto. Un cortocircuito tutto leghista che tradotto significa 650mila euro in meno di servizi per le persone con disabilità per il periodo agosto-dicembre 2020”: lo afferma il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s), in una nota firmata anche dall’esponente pentastellato ternano Luca Simonetti. “A dircelo – spiegano – è una missiva della Usl 2 rivolta al Comune di Terni. Infatti, rispetto a una proiezione di impegno economico di 2 milioni 150mila euro, dalla Regione arriveranno circa un milione e mezzo, provenienti dai fondi del Prina. Lascia perplessi anche la modalità con cui vengono suggeriti i tagli da apportare: da una parte non si spende mezza parola sulla potenziale sovrapposizione dei servizi tra assistenza diretta ed indiretta; dall’altra, cosa ancor più grave, si denota come le scelte consigliate non si basino su nessun indicatore relativo alla qualità della vita e alle necessità dei titolari dei diritti. Così, a farne le spese saranno soprattutto centri residenziali e assistenza domiciliare”. “Dispiace – prosegue la nota – che durante la fase di dibattito relativo ai Prina, il Comune di Terni abbia preferito tacere. Non sappiamo se ci sia stato qualche blando e reverenziale tentativo di rappresentare la situazione dei comuni in questo ambito, ma più probabilmente in troppi sono stati silenziati dalle solite logiche di partito e nessuno ha avuto il coraggio di lavorare per far cambiare rotta all’assessore Coletto e alla governatrice Tesei. Eppure, che aumentasse la platea dei beneficiari a fronte di risorse ridotte era evidente. Ora diranno che non è successo nulla ed è tutto sotto controllo, ma purtroppo non è così”.