TERNI – Ex Milizia: di fatto 25 mila euro l’anno buttati via dalla finestra di quello che doveva essere un centro d’eccellenza per la ricerca riferita alle cellule staminali e non lo è più. Non c’è dunque solo l’aspetto contabile da considerare ma soprattutto l’opportunità perduta. Da questo parte il capogruppo regionale M5S Thomas De Luca che ne chiede ragione alla giunta Tesei.
“E’ notizia di questi giorni che la fondazione nata nel 2006 per portare avanti la ricerca è ormai al capolinea per mancanza di fondi. Eppure si continua a spendere una cifra considerevole, 25 mila euro per utenze e contratti di manutenzione, per tenere vuota una struttura che proprio grazie alla sua vocazione originale, sarebbe un presidio sanitario caldo e accogliente. Una situazione che rende ancora più incomprensibile il perché la governatrice Tesei abbia preferito mandare i malati nelle tendopoli. Il nuovo ospedale da campo è costato 4,5 milioni di euro dai 3 milioni inizialmente previsti. Con meno della metà dei soldi, precisamente 1.750.000 euro, sarebbe stato possibile adeguare l’ex Milizia di Terni e l’ex ospedale di Monteluce in via del Giochetto a Perugia. Il fallimento delle scelte della Giunta regionale è evidente anche a Terni dove l’ospedale da campo inaugurato il 23 novembre ha ospitato, per fortuna, solo pochi pazienti e al posto del quale sorgerà adesso un’altra struttura che ospiterà 12 posti di terapia intensiva grazie all’intervento e alle risorse messe a disposizione dal Governo”.
“Come si fa – chiede De Luca – a sostenere che ciò che può essere allestito in una scarna tenda non può essere fatto all’interno dei locali della ex Milizia? Come si fa ad ipotizzare di portare malati, medici e infermieri umbri in un capannone nelle Marche quando avrebbero una struttura adeguata sotto casa? Scelte che rischiano di causare danno alla salute dei cittadini oltre che al pubblico erario. Chi governa la nostra regione continua a fare tutto meno ciò che sarebbe più logico e conveniente fare. Insieme agli altri gruppi di minoranza abbiamo fatto sopralluoghi, conferenze stampa, smontato pezzo dopo pezzo le scuse di chi ha provato a spiegare che non era tecnicamente possibile utilizzare durante la pandemia l’ex Milizia per accogliere i degenti Covid. E’ il momento giusto – conclude – per imparare dagli errori che sono stati fatti in Umbria tra la prima e la seconda ondata e per non farci trovare impreparati qualora la curva del contagio ricominciasse a mettere in sofferenza le nostre strutture sanitarie”.