ASSISI – “The economy of Francesco” non è un evento qualsiasi, non è soltanto la visita di Papa Bergoglio ad Assisi. È una sfida per la città, è una scommessa sui giovani, è attenzione verso i più deboli. Ecco, tutti questi sentimenti spingono il Patto che il Papa in persona vuole siglare con i giovani economisti e imprenditori under 35 di tutto il mondo per ridare un’anima all’economia. Questo è quanto emerso dalla prima assemblea cittadina che si è tenuta nel pomeriggio di ieri al Teatro Lyrick, a cui hanno partecipato oltre trecento persone. Tutte accorse per conoscere gli aspetti organizzativi, i dettagli del programma, la genesi di un appuntamento di rilevanza mondiale.
A organizzare l’assemblea cittadina è stato il Comitato dell’evento, e cioè Comune, Diocesi e Istituto Serafico, oltre a Economia di Comunione, in collaborazione con le Famiglie Francescane. La risposta della città c’è stata e questo è positivo perché la comunità non può essere spettatrice ma deve avere un ruolo di protagonista in quello che è un percorso innovativo di grande cambiamento.
Il sindaco Stefania Proietti ha affermato come “da Assisi, città messaggio, in piena coerenza con i suoi valori, può iniziare un processo che porterà a riscrivere l’economia che deve mettere al centro l’uomo e l’ambiente, la vita insomma. È una sfida straordinaria che la città, tutti noi insieme siamo chiamati a raccogliere e vincere”.
“Questa clamorosa iniziativa – ha spiegato il vescovo Sorrentino – nasce da una riflessione sul gesto clamoroso di Francesco quando al termine di un cammino di conversione si spogliò delle sue vesti. Da allora si evidenziarono due economie a confronto, quella dell’opulenza è quella della povertà, e oggi il Papa è andato oltre, ispirando un appuntamento che parte dai giovani. Sarà un convegno esperienziale perché oltre a riflettere, studiare, formulare proposte si respirerà l’aria della nostra città, dei luoghi dove ha vissuto il nostro Santo”.
“È l’inizio di un percorso – ha concluso il vescovo – che si innesca nella bellezza francescana e inietta speranza che viaggerà sulle spalle dei giovani. Ma la città dovrà essere partecipe, negli spazi dovrà sarà possibile confrontarsi e portare il proprio contributo”.
Tutti i componenti del Comitato hanno spiegato il percorso, faticosissimo, di organizzare un evento come “The economy of Francesco”. Il sindaco Proietti ha inoltre sottolineato lo sforzo immane della macchina amministrativa per un evento che il Dipartimento della Protezione Civile ha definito di portata eccezionale e delle forze dell’ordine che saranno impegnate in quei giorni di marzo, dal 24 al 28.
Florencia Locascio di Economia di Comunione si è soffermata sui particolari e ha fatto il punto della stato dell’arte, spiegando come sono state selezionate le oltre 3000 candidature, da quali paesi del mondo sono arrivate e tutti gli altri particolari dell’organizzazione: “Abbiamo pensato ad allestire 12 villaggi tematici negli spazi più rappresentativi dello spirito francescano dove i giovani si incontreranno per studiare, confrontarsi, elaborare proposte da presentare poi, l’ultimo giorno, al Santo Padre. C’è stata una risposta incredibile, con storie commoventi, di ragazzi e ragazze che vogliono essere presenti a un evento storico”.
Al termine della presentazione c’è stato il tempo per le domande del pubblico e infine l’annuncio che “The economy of Francesco” potrebbe diventare un appuntamento da ripetersi ogni due anni nella Città Serafica.