SANT’ANATOLIA DI NARCO – In questo periodo di caldo afoso e ferie prolungate, la montagna è uno tra i pochi luoghi per respirare aria salubre e godere un po’ di frescura all’ombra delle grandi querce e profumate pinete. Proseguendo la strada montana che da Santa Anatolia si inerpica fra tornanti in aperta campagna, alla frazione di Caso ci attende con la sua suggestiva chiesa di Santa Maria Assunta con i suoi singolari affreschi rinascimentali. Del resto i piccoli centri sono ricchissimi d’arte, pari e forse di più in proporzione delle città metropolitane. Anche qui allievi dello Spagna si sono sbizzarriti con pregevoli opere raffiguranti la Madre di Cristo, commissionate dalla comunità locale. La stessa chiesa con facciata a capanna, campanile e portale in pietra, è dedicata all’Assunta e non poteva mancare il dipinto ad essa dedicato.
Infatti, all’interno, nell’abside, sulla calotta è dipinta l’originale Incoronazione della Vergine da parte di Cristo (qui sopra e nella foto di corpertina), ambedue seduti tra le nuvole, tra angeli osannanti, adoranti e musicanti (particolare della foto).
Anche questo, a testimonianza della sottomissione e gratitudine della comunità locale alla città ducale. Come in altri soggetti del genere, il dipinto mostra in basso, il sepolcro vuoto, gli Apostoli sconvolti che guardano il cielo e sul fronte del sarcofago, scoperchiato e’ impresso lo stemma del Vescovo di Spoleto Fulvio Orsini. Su una tabella e’ scritto: ASSUMPTIONE DI PERE CASVS UNIVERSITAS SVMTIBVS PROPRII ERIGI CURAVIT. Su una altra tabella il nome dell’ artista esecutore e la data: PERINVS CESA REVS PERVSINUS PINGEBAT 1595.
L’ artista è un discepolo dello Spagna, che ha lavorato in Valnerina in alcune chiese. Troviamo una tela del Rosario a San Nicola di Scheggino; affreschi alla frazione di Civitella; a Monte San Vito; un nicchione a Santa Maria di Matterella; il Presepio presso Santo Stefano a Precetto; a Santa Caterina di Sambucheto; alla lunetta della chiesa di San Domenico a Spoleto ecc…
La curiosità in questo dipinto di Caso, oltre alla sua scenografica rappresentazione, sta nella presenza dello stemma del Vescovo di Spoleto Fulvio Orsini dipinto sul sarcofago vuoto della Vergine.
Ne parleremo brevemente, in quanto fu un mecenate patrocinatore di edifici dedicati alla Madonna. Fulvio Orsini (nella foto), prese possesso della diocesi spoletina nel 1563 dove dimorò per circa 18 anni. Fu un buon vescovo. (esegui visite pastorali verificando la moralità del clero e lo svolgimento delle attività pastorali. Doto’ il Duomo spoletino di cantori e un maestro di musica 1567/1575). Nel 1570 accolse Monsignor Pietro de Lunel in visita apostolica; nel 1572 il Cardinale Flavio Orsini che si recava in Francia come Legato Pontificio. A lui si deve la promozione dell’edificazione di numerose chiese dedicate alla Madonna come il Santuario della Madonna della Neve presso Savelli; Santa Maria della Bruna presso Castel Ritaldi; la chiesa della Madonna di Loreto presso Spoleto. Morì a Spoleto il 2 agosto del 1581.
Foto: Silvio Sorcini