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“Territorio Goya”: due giornate di studio sul grande artista spagnolo

La presentazione dell'iniziativa "Territorio Goya"

MONTE SANTA MARIA TIBERINA – L’esposizione di due autoritratti autografi di Francisco Goya (1746-1828), di potenziali altre sue opere e di maestri che lo hanno influenzato nella sua formazione giovanile, in particolare nel soggiorno in Italia, e che saranno oggetto di studio e discussione con esperti di rilievo internazionale, nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 luglio: a Monte Santa Maria Tiberina, con “Territorio Goya”, ospitato nel Palazzo Museo Bourbon del Monte, anche quest’anno si ripete l’appuntamento con l’arte, con due giornate di studi dedicate alle ricerche documentarie e alle analisi scientifico-diagnostiche che, dopo aver preso in esame negli anni precedenti Caravaggio e il mondo caravaggesco, si incentrano sul grande artista spagnolo.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina e dalla Pro Loco di Monte Santa Maria Tiberina e copromossa dall’università americana Saci (Studio Arts Center International, con sede a Firenze), con il patrocinio di Regione Umbria, Ambasciata di Spagna a Roma, Provincia di Perugia, Università degli studi di Perugia è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini, alla quale sono intervenuti l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini, il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina Letizia Michelini, la responsabile del Dipartimento Conservazione opere d’arte della Saci Roberta Lapucci (curatrice scientifica), l’art advisor Antonio Vignali, il coordinatore generale Massimo Gazzarri.
“Territorio Goya” potrà contare sulla presenza di ospiti internazionali: Bruno Mottin (curatore capo del Centro per la Ricerca e Restauro dei Musei di Francia), Maria Lopes Pinto Aguiar, (Università Cattolica di Oporto), Anna Catellani, (Ateljé Catellani, Stoccolma, Svezia), Sergej Androsov (Ermitage, San Pietroburgo), Joan Abellò Juanpere,  ( Reial Cercle Artistic di Barcellona) Juan Carlos Lozano (Università di Saragozza) Josè Ignacio Calvo (Fondazione Goya En Aragon) Malena Manrique (Fondacion del Garabato). Li affiancano studiosi italiani di rilievo: Paolo Bensi (Università di Genova), Alessandra Migliorati, (Università di Perugia), Maria Antonia Rinaldi, (SACI, Firenze), Paolo Erasmo Mangiante (Genova).
A Palazzo Bourbon del Monte, il 13 e 14 luglio, saranno esposti due autoritratti autografi, disegni e pitture di Goya, opere di maestri italiani che lo hanno influenzato nella sua formazione giovanile, comprese due repliche settecentesche da Raffaello, “artista che insieme alle sculture classiche, rappresentava la principale fonte di ispirazione per tutti gli artisti che affrontavano il Grand Tour nel XVIII secolo”. Ci sarà, inoltre, la mostra dell’artista contemporaneo Pepe Moll de Alba, dal titolo “Rompere vecchie abitudini”.
L’invito rivolto a tutti è di andare a Monte Santa Maria Tiberina “per capire i nuovi criteri metodologici proposti per la lettura dei documenti e delle analisi scientifiche, con la finalità di provare che un’opera possa essere attribuita al Goya, e per ascoltare le novità emerse dalle più recenti ricerche sui metodi esecutivi di questo grande maestro dell’arte spagnola, sul quale in vari Paesi europei sono previste diverse esposizioni a partire dal prossimo inverno”.

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