Cerca
Close this search box.

Terni: in via Battisti un fico selvatico minaccia l’antico bastione medievale

TERNI – Il bel torrione con il suo arco a tutto sesto che si trova a Terni in via Cesare Battisti proprio di fronte a Piazza dell’Orologio, è da sempre un luogo ammirato non solo per la sua valenza storico artistica, peraltro di recente restaurato,  ma anche per la presenza della statua della Vergine Maria che dal 1959 è stata lì collocata, ed è situata all’interno, centralmente, come mostra la foto in copertina. La statua fu collocata per celebrare il passaggio della Madonna di Fatima. Sul torrione, esternamente, proprio nella parte che copre la struttura, da tempo cresce un fico selvatico che, con le radici, potrebbe compromettere la stabilità del manufatto. Il torrione è peraltro una testimonianza monumentale e storica che testimonia un periodo importante del passato culturale della città insieme alla cinta muraria altomedievale, con le sue porte Sant’ Angelo e Spoletina e la porzione delle mura che circondano la parte dei giardini della passeggiata. Occorre, dunque, che il bastione venga bonificato. Anche perché non presenta problemi solo in questa zona. Nascoste dietro un bar, immerse nei palazzi, sempre all’inizio di via Battisti, un tratto delle antiche mura della città medievale versa infatti nel più totale stato di degrado. Lo scenario è a dir poco sconcertante mentre, magari, si sorseggia un aperitivo o un caffè. Questo tratto di mura altomedievali immerse nell’abitato, per molti sconosciute, meriterebbe, insomma, più attenzione da parte degli enti preposti. Si comprende la oggettiva scarsità dei fondi disponibili ma almeno occorrerebbe garantire una manutenzione periodica affinché la vegetazione e il guano dei colombi non compromettano ancora di più lo stato di questo tratto di cinta urbica. Anche questa porzione di mura annovera un bastione con merli e archi a tutto sesto e la situazione precaria complessiva ne mette a serio rischio la tenuta e la stabilità. In buona sostanza sarebbe opportuno, in generale, prefigurare un piano di recupero che coinvolga anche le altre vestigia delle mura urbiche che circondano il tessuto cittadino affinché queste testimonianze di storia possano essere non solo mantenute ma valorizzate per la memoria cittadina e quindi per le nuove generazioni e per i turisti.

Articoli correlati

Commenti