Terni, il museo e le sue opere come ispirazione di “Spazi museali sonori”

TERNI – Prorogata al 30 giugno “Spazi Museali Sonori” la call del Caos rivolta ai musicisti e dedicata all’arte esposta nei musei cittadini.

Il testo della call

L’urgenza di rinascita illumina anche l’ora più buia e ci spinge alla ricerca della bellezza, in senso assoluto, in ogni angolo della mente. Il pensiero ai nostri musei, mai così silenti come durante il lockdown, fa nascere l’idea di accogliere un progetto musicale che tragga ispirazione dai loro ambienti e dalle opere esposte, che li valorizzi con una nuova immagine e che li renda ancora più accoglienti, soprattutto e nel momento in cui riprenderemo un ritmo di vita naturale. In questa prima fase, la nostra open call – Spazi Museali Sonori – intende raccogliere del materiale musicale inedito che si ispiri a tale causa, sia attraverso una visione diretta delle sale, sia attraverso il filtro delle vostre suggestioni e delle vostre fantasie. Fondere l’ambiente museale con quello sonoro per donare alla visita una dimensione alternativa: uno sguardo che vada oltre il dettaglio e che accompagni il visitatore verso un’esperienza sensoriale più completa e totale. Un’arte che genera arte, portando un esempio più concreto al concetto di rinnovamento dello spazio museale e una dimensione narrativa alternativa.

Finalità

I materiali inviati saranno sottoposti al giudizio insindacabile di una giuria di esperti musicisti, produttori, artisti e curatori museali, che verrà pubblicata sul sito del Caos entro il 30 Giugno 2021. I brani selezionati verranno diffusi all’interno del Museo Archeologico Claudia Giontella e del Museo d’Arte e Contemporanea Aurelio De Felice, all’interno del complesso del Caos – Centro Arti Opificio Siri. Sarà inoltre possibile fruire dei contenuti tramite il proprio smartphone, a creare un’esperienza museale intima e personale.

Pertanto è richiesto all’autore di aderire ad un regime di copyleft, o alternativamente di inviare – insieme al materiale oggetto della call – una liberatoria per la riproduzione dei contenuti musicali all’interno dei musei. Saranno inoltre organizzati ascolti pubblici delle opere selezionate, con un invito agli artisti ad esibirsi dal vivo, non appena le disposizioni ministeriali lo consentiranno. Saranno infine realizzate delle copie su supporto fisico con packaging handmade.

Info qui.

Redazione Vivo Umbria: