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Terni, il folklore si rigenera in tempi di pandemia con i “carrucci” del Cantamaggio

TERNI – Gente Cantamaggio è la comitiva maggiaiola che due anni fa lanciò l’iniziativa dei “carrelli de maggio”. Carrelli della spesa che chiunque poteva addobbare e abbellire in stile Carro di Maggio e che nel tardo pomeriggio del 30 aprile erano stati fatti sfilare al Parco Ciaurro. Ne venne fuori un evento partecipato, allegro e colorato e forse tanto affetto da parte della cittadinanza, sorprese anche gli organizzatori. Quella fu una prima importante apertura che consentì alla festa del Maggio ternano di espandersi in nuove direzioni e convertire in maggiaioli tanti ternani che magari fino a allora avevano soltanto assistito alla tradizionale sfilata. L’idea era nata al Bar Bla Bla Bla: qui c’è Radiopasseggiata, da sempre fucina di progetti e imprescindibile tassello di tutta l’operazione. Lo scorso anno, per portare un po’ di gioia in pieno lockdown, la comitiva si è inventata i “carrucci”. Veri e propri carri in mini formato creati in casa con la filosofia di “quillu che c’hai, mettece” e fatti sfilare sul tavolo della cucina. Ne sono arrivati più di cento, da Terni e da ogni parte del mondo. Nel 2021, Gente Cantamaggio ripropone l’attività dei carrucci ma non sarà la sola: musica, poesia e buona cucina arrivano a arricchire il contenitore.

Ne parliamo con due dei principali animatori di Gente Cantamaggio: Marco Baccarelli e Simone Santocchia che a Vivo Umbria raccontano la festa.

“Rendere protagonisti i ternani era lo scopo principale del progetto, per farli tornare a innamorare della festa non solo da spettatori” spiega Baccarelli. “Questo ha comportato un’apertura verso tutti quei mondi che erano rimasti fuori, per esempio i musicisti di generi che tradizionalmente non partecipavano al Cantamaggio e soprattutto, tutte quelle persone che non avendo la possibilità né la capacità tecnica di mettere le mani sui carri tradizionali, restavano esclusi. Noi abbiamo aperto le porte a tutti, fornendo ai ternani degli “elementi” per partecipare e dare sfoggio della propria creatività. Prima, la sperimentazione nella musica con artisti di ogni genere che interpretavano il Maggio a modo loro e poi le operazioni sul dialetto. Infine, la sperimentazione sui carri: i carrelli e dallo scorso anno, i carrucci, che hanno coinvolto un pubblico vastissimo e che fungono da apripista per tutti coloro che vogliono vivere la festa da protagonisti e da veri maggiaioli.” Gente Cantamaggio è nata quando alcuni musicisti delle prime sperimentazioni di apertura (2012 -2015) hanno pensato di passare alla sperimentazione sui carri. “Quello era il segnale che il progetto di intervento aveva funzionato e che avevamo seminato bene. Mentre il gruppo cresceva, aumentavano le idee. L’obiettivo fondamentale è di creare e veicolare le energie tra le nuove generazioni, che con il tempo avevano sottovalutato la loro stessa festa identitaria. La parola d’ordine è far innamorare di nuovo i ternani del Cantamaggio.”

A Terni, a causa del Covid, per il secondo anno consecutivo i grandi carri tradizionali, che per essere pronti impiegano per mesi le maestranze artigiane, sono fermi al palo. E i carrucci, in un momento di sofferenza per la Città, si sono fatti portatori di un messaggio di rigenerazione, nella speranza di un futuro migliore. “Abbiamo ampliato questa nuova edizione, nella squadra sono entrate nuove persone” dice Santocchia. Oltre ai carrucci, c’è spazio per la poesia con “Facce ‘na puisìa” e per la musica con “Ricantamaggio” e il gruppo ha stretto una collaborazione con Slow Food – Interamna Magna Terni.

“Radiopasseggiata ha partecipato attivamente a tutta l’operazione e l’anno scorso ha trasmesso la sfilata finale direttamente dal Bla Bla Bla. Quest’anno Radiopasseggiata farà una serie di trasmissioni dedicate fino a fine mese con approfondimenti vari in vista della serata del 30 aprile. Speriamo dal prossimo anno di tornare a fare i carrelli, mantenendo sempre i carrucci perché hanno preso molto piede e tanti ternani e non, vogliono partecipare” prosegue Santocchia. “Stiamo lavorando coi negozianti del centro per esporre i carrucci nei giorni seguenti alla sfilata. Tra le novità di quest’anno ci sarà l’operazione “Adotta un Carruccio” con cui puntiamo a raccogliere dei fondi da destinare in beneficenza.”

Sara Costanzi

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