Terni, i partiti dell’opposizione si compattano e convocano gli Stati generali del lavoro e della città

TERNI – Gli Stati generali del lavoro e della città per rispondere meglio alla crisi; i dati allarmanti sull’ambiente; le assenze dell’amministrazione comunale sui temi centrali per il rilancio di Terni. Sono questi alcuni dei temi trattati dai gruppi consigliari del Movimento Cinque Stelle, del Partito Democratico, di Senso Civico e Terni Immagina che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa online sull’attività svolta dalle opposizioni nel corso del 2020 e sugli obiettivi del 2021. Ecco in sintesi gli interventi.
Francesco Filipponi (Pd): “E’ l’inizio di un percorso più lungo. Sono rappresentate le forze politiche che hanno totalizzato il 45% del consenso elettorale nel 2018. L’auspicio è che questo bacino possa dare dei risultati per la città di Terni tutta. Rilanciamo l’attenzione sulla Città della salute, investimento previsto di circa 20 milioni di euro e sul Piano periferie, progetti al palo anche perché il Comune si è speso davvero poco. Non c’è visione progettuale della città, come si è potuto constatare anche nell’ultima conferenza stampa della giunta Latini, non c’è attenzione verso il mondo del lavoro, pensiamo alle vertenze in corso che non vedono il protagonismo dell’amministrazione comunale, così come il mancato utilizzo dello strumento dell’are di crisi complessa che vede ancora risorse non utilizzate.  Segnaliamo l’aumento delle tariffe idriche per un totale dell’8% nel triennio, temiamo che rincari si registreranno anche con la nuova tariffa della Tari”.
Alessandro Gentiletti (Senso Civico): “Questa conferenza unitaria è una bella pagina della storia politica della nostra città perché testimonia uno sforzo e una volontà precisa, da parte delle forze politiche presenti oggi, di costruire percorsi condivisi e alternativi, capaci di allargare e attrarre. Chi due anni fa credeva che il sindaco Latini rappresentasse un’alternativa o almeno un ricambio generazionale, oggi vede quanto questo non sia vero. Quella che si presentava come cambiamento ha trascinato ancora più a fondo la città, avvitando l’amministrazione in lotte di potere fini a se stesse.
Sullo sviluppo economico il sindaco non ha inteso elaborare una proposta o declinare una visione, non ha raccolto le sollecitazioni delle forze sindacali, datoriali, delle associazioni di categoria e delle tante realtà vive della città. Non ha delineato, dopo due anni, neanche quali sono gli obiettivi con cui sfidare le forze politiche e la città. L’amministrazione è stata completamente assente su questo fronte. Il tema dell’AST è trattato con superficialità e nostalgia di un passato che non ritorna. Il polo industriale rappresenta un elemento fondamentale per la nostra città, se non altro perché oltre il 60% del pil cittadino dipende da esso. Occorre però investire sul futuro e gettare fin da ora le basi per un cambiamento che argini la disoccupazione giovanile altissima in città, restituisca le migliori risorse oggi fuggite, affronti la gravità della situazione ambientale e fronteggi l’inverno demografico che vive Terni.
Per questo le forze di opposizione convocheranno gli stati generali della città e ci auguriamo che anche i gruppi di maggioranza si assumano le loro responsabilità, collaborando e partecipando.
L’ospedale di Terni è un’eccellenza che attrae interventi da tutto il centro Italia. Le sue specializzazioni vanno difese. Non può essere sacrificato sull’altare delle logiche dei rapporti di potere. Occorre pretendere che l’assessore Coletto venga a Terni ed esigere che la Regione ascolti le rivendicazioni del territorio e abbia riguardo del valore che per l’Umbria rappresenta Terni”.
Federico Pasculli (M5S): “La Governatrice Tesei in Regione non fa altro che bocciare sistematicamente il programma  del sindaco Latini. Terni sta perdendo tutte le partite strategiche a partire da quella del nuovo assetto della provincia con l’apertura verso Spoleto e la Valnerina. Sul Ricovery Found la maggioranza non ha aperto nessun confronto e nessun dialogo per presentare progetti derivanti dalle reali necessità e rispondenti a una visione integrata.Da sottolineare come le scelte della regione sulla sanità hanno penalizzato fortemente Terni e l’Umbria meridionale durante la pandemia, mentre  a perugia si concentrano sforzi e risorse qui si è preferito investire sulle tendopoli invece che su strutture come la Ex milizia, abbandonato il personale sanitario in una guerra impari.
Da sottolineare l’incapacità di intercettare opportunità che finiscono sistematicamente altrove come quella legata ad Amazon che ha preferito investire a Magione piuttosto che a Terni dove c’è una delle piastre logistiche più innovative. La situazione ambientale è drammatica. Nel 2020 abbiamo registrato il peggior dato dell’ultimo triennio rispetto agli sforamenti. Ma il problema più grande è che il centrodestra ci sta riportando indietro di 20 anni nell’approccio verso le questioni ambientali negando l’impatto predominante di industrie e inceneritori usando dati non attendibili che dichiarano come il 75% dell’inquinamento sia causato dai caminetti e solo un 5% dai processi produttivi. La cosa sconcertante è che Arpa  nell’inventario delle emissioni del 2015 cita 150.000 tonnellate di emissioni circa per tutto il comparto industriale ternano, mentre AST da sola autodichiara oltre 300.000 tonnellate,di emissioni dirette. È evidente che se al ministero dell’Ambiente ci presentiamo con dati che evidenziano come il problema di Terni sia il traffico o i caminetti, avremo sempre fondi per fare piste ciclabili o cambiare gli autobus e mai quelli che servirebbero per risolvere i veri problemi.
Paolo Angeletti (Terni Immagina): “Ambiente, sanità, edilizia residenziale pubblica. Potrei dire, molto semplicisticamente, che gli ostacoli agli obiettivi di risoluzione dei problemi sono integralmente responsabilità di questa Amministrazione. Ovviamente non è così. Il governo attuale della città ha le sue responsabilità, soprattutto nel non aver tentato un progetto globale, ma, certo, se l’aria che respiriamo non è la migliore del mondo, non è colpa loro, in fin dei conti è nostra, perché potremmo salvaguardare meglio il nostro ambiente. Certo, però, se avessero un pugno duro verso chi inquina, una presenza pressante, probabilmente la situazione migliorerebbe notevolmente.
Anche la pandemia Covid19 non è colpa dell’Amministrazione locale, ma purtroppo anche qui non sembrano meravigliosi i tentativi di fronteggiarla su scala locale. I rappresentanti del personale medico e paramedico sono stati chiarissimi. Il problema vero, annoso, è la carenza di personale.
Per questo la proposta degli stati generali, parola che ha un significato preciso, è condivisa, con convinzione, da tutti i gruppi di opposizione. Per tentare risposte concrete, precise, sui messi in evidenza. Tutto questo per collaborare, non per denigrare. L’edilizia residenziale pubblica. Come è noto la gestione degli edifici è appannaggio dell’ATER. Ma l’assegnazione degli alloggi dopo un lungo iter di richieste infruttuose, di diniego a causa di errori o sviste nella compilazione dei moduli di richiesta, è appannaggio del Comune. E i ritardi sono ormai pesanti. Stiamo parlando di persone, famiglie, che hanno bisogno di una casa, di un’abitazione”.

Redazione Vivo Umbria: