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Terni, Fratelli d’Italia chiede la testa di Andrea Giuli: nuovo rimpasto di giunta

TERNI – Il sindaco Latini ha firmato oggi il decreto per il rimpasto della giunta. Era già nell’aria dopo le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Leonardo Bordoni, lo scorso 24 maggio. Andrea Giuli viene revocato dalle cariche di assessore alla cultura e al turismo e di vice sindaco. Unico tecnico della giunta, l’assessore Giuli era stato chiamato proprio da Latini. Alla Cultura subentra l’avvocato Maurizio Cecconelli di FdI, con delega anche alle Politiche per i Giovani, che viene tolta all’assessore Elena Proietti (FdI) cui viene ora affidata la delega al Turismo. Benedetta Salvati della Lega, diventa vice sindaco.

Dal suo profilo Facebook, che in questi anni ha usato per dare comunicazione delle iniziative promosse in campo culturale e turistico, il commiato dell’assessore che ha postato ieri sera una poesia di Giorgio Caproni.

“Amici, credo che sia

meglio per me cominciare

a tirar giù la valigia.”

 

Tantissimi i commenti e gli apprezzamenti per il suo lavoro al servizio dell’Amministrazione. Eppure ancora una volta a Terni appare chiaro che nei rimpasti, il primo a saltare sia l’Assessorato alla Cultura, già fortemente penalizzato dalla mancanza di risorse. Era accaduto anche con Giorgio Armillei. Oggi si ripete un copione.

 

E mentre il sindaco augura buon lavoro ai nuovi assessori, ringrazia Giuli “che ha fornito fin qui un contributo importante alla città, con il suo grande impegno, con le sue idee e i tanti progetti che hanno consentito a Terni di recuperare un ruolo da protagonista in settori che continuo a ritenere fondamentali come quelli della cultura e del turismo”.

 

Giuli, giornalista, da sempre attivo nella vita cultura cittadina, ne conosce bene le dinamiche e ha saputo interagire con i suoi protagonisti. Constatare che la cultura di una città, sia di nuovo diventata bersaglio dell’instabilità politica, non solo è desolante ma denota la mancanza di un vero disegno culturale di cui Terni ha profondamente bisogno.

 

Sara Costanzi

 

 

 

 

 

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