TERNI – Sarà Abel Ferrara ad inaugurare l’edizione “maggiorenne” del Terni Film Festival sabato 11 novembre al Cinema Politeama di Terni.
La kermesse, nata nel 2005 per favorire il dialogo tra popoli e religioni attraverso l’arte cinematografica e diretta da Moni Ovadia, si aprirà alle 16 nello storico cinema ternano, con il film che dà il titolo a quest’edizione: di Beth Elise Hawk, documentario che racconta la storia della prima araba a vincere Masterchef in Israele, e di come attraverso il cibo possa passare la pace.
Un tema tanto più caldo in questi giorni di guerra. Proprio a Israele e Palestina era stata dedicata questa edizione ben prima della tragedia che si è scatenata il 7 ottobre. In occasione degli ottocento anni dalla nascita del Presepe a Greccio è stato infatti deciso di dedicare il focus a Betlemme, la “Casa del pane”.
Tra i protagonisti di questa edizione ci saranno quindi registi israeliani e palestinesi, che si incontreranno sul palco del festival per lanciare segnale di speranza.
“Il popolo palestinese – commenta il direttore artistico – fra i suoi sacrosanti diritti ha quello di essere conosciuto e riconosciuto. Ma c’è un altro motivo per il quale dobbiamo vigilare. Quando si alzano i venti malvagi della violenza essi scatenano gli incendi dell’odio, si rivivificano le sue derive avvelenate, fra queste la peste nera dell’antisemitismo, che da un lato rievoca crimini terrificanti e dall’altro può essere strumentalizzato per fare stornare lo sguardo delle persone per bene dalla tragedia palestinese”.
“È nostro compito – conclude Ovadia – tenere fermo il nostro spirito di pace, di giustizia e di amore per tutti gli esseri umani a cominciare dagli ultimi e dagli oppressi”.
Ad intervenire all’inaugurazione ufficiale – alle 17.30 – insieme alle autorità ci sarà anche Abel Ferrara, leggendario regista newyorkese, autore di film come Il cattivo tenente, Fratelli, Mary e Pasolini, che presenterà in anteprima il suo nuovo film, dedicato a padre Pio, aprendo così anche il focus francescano che proseguirà domenica 12 novembre con il film La Stella di Greccio per concludersi domenica 19 con Chiara di Susanna Nicchiarelli.
La serata di sabato si concluderà – sempre al cinema Politeama – con Molto dolore per nulla di Luisa Borini, che apre anche il focus sulla violenza di genere.
Borini, che è nata a Terni e vive a Bologna, presenterà per la prima volta nella sua città il monologo sulle dipendenze affettive in forma di stand-up comedy, che sta riscontrando un grandissimo successo in tutta Italia. La stessa Borini è inoltre interprete di santa Chiara nel film La Stella di Greccio.
Alla violenza di genere e alla condivisione del pane è infine dedicata la suggestiva mostra di Danilo Malatesta, che sarà inaugurata alle 15 al Cenacolo San Marco.
“Il Triclinio dei poveri e il Ratto di Proserpina” raccoglie una serie fotografie realizzate con la tecnica del wet plate collodion dedicate al “Triclinium Pauperum” (l’oratorio di Santa Barbara al Celio, il luogo dove santa Silvia e il figlio Gregorio I distribuivano il cibo ai poveri, e dove si conserva ancora una lastra di marmo del III secolo, sulla quale – secondo la tradizione – veniva distribuito il pane) e al “Ratto di Proserpina”, gruppo scultoreo realizzato da Gian Lorenzo Bernini.