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Teatro in Umbria: il bilancio dei direttori artistici per il 2023, ottimismo per il 2024

Dopo la carrellata di ieri su festival e rassegne musicali, proseguiamo oggi occupandoci di teatro. Ad alcuni dei direttori artistici e responsabili della compilazione delle varie stagioni, in ordine sparso, abbiamo chiesto quali sono i loro auspici per questo 2024 e una riflessione su quello che รจ stato fatto nel 2023. Anche in questo caso opinioneย  diffusa dei nostri interlocutori รจ che il post Covid รจ positivo e il pubblico รจ tornato stabilmente a riempire i teatri umbri.
Ecco le tre domande sulle quali abbiamo impostato questo servizio.
Qual รจ il bilancio del 2023? Cosa dobbiamo aspettarci per il 2024? Cosa augurare allo spettatore di teatro?

NINO MARINO

Il 2023 del Teatro Stabile dell’Umbria si รจ chiuso con un bilancio piรน che positivo. Innanzitutto abbiamo riscontrato un significativo aumento del pubblico: gli spettatori che hanno assistito in Umbria agli spettacoli programmati e prodotti dal TSU sono stati piรน di 65 mila, con un incremento delle presenze superiore al 26 per cento rispetto al 2022. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto con le nostre produzioni โ€“ rappresentate sia in Umbria che nei piรน prestigiosi teatri italiani โ€“ che nel 2023, tra spettacoli nuovi e di repertorio, sono state 8 in totale, tra cui โ€œChi ha paura di Virginia Woolf?โ€ di Latella pluripremiato agli UBU 2022, “La locandiera” nuova produzione 2023 sempre con la regia di Latella. E continua la trilogia dedicata a Cechov con la regia di Lidi che nel 2023 ha visto il debutto di โ€œZio Vanjaโ€ al Festival di Spoleto con grande successo di pubblico e critica. Inoltre, abbiamo incentivato progetti che pongono lโ€™attenzione allโ€™ambito sociale e al welfare culturale. Nello specifico: il progetto del Teatro in carcere, sostenuto dalla Fondazione Perugia, che coinvolge i detenuti del Carcere Capanne di Perugia e il progetto DANCE WELL al CAOS di Terni: lezioni di danza destinate principalmente a persone con parkinson.
Importante anche l’investimento nella programmazione della danza che ha portato nel 2023 ottimi risultati soprattutto per la presenza di nuovo e giovane pubblico.
Per quanto riguarda le prospettive nel 2024, proseguiremo il nostro progetto produttivo triennale intrapreso con Leonardo Lidi con l’allestimento de โ€œIl giardino dei ciliegiโ€, ultimo capitolo della trilogia su Cechov. Lโ€™intera trilogia verrร  poi presentata nella sua forma completa al Festival dei 2 Mondi di Spoleto e in altri importanti contesti nazionali. Proseguiremo con la tournรฉe de โ€œLa locandieraโ€ di Antonio Latella con Sonia Bergamasco. Cercheremo di mantenere positivo il trend di incremento del pubblico, mantenendo sempre alto il livello delle proposte nell’intera regione.
Grande attenzione sarร  rivolta anche ai nuovi linguaggi della scena proseguendo i progetti giร  intrapresi e aggiungendone di nuovi, come ad esempio i 5 spettacoli nel Ridotto del Morlacchi. รˆ nostra intenzione incentivare le collaborazioni giร  attive e instaurarne di nuove con i soggetti attivi nel territorio, in modo da rendere sempre piรน vivace e completa l’offerta di spettacolo dal vivo in Umbria.
Ci auguriamo che il pubblico nel prossimo futuro diventi sempre piรน numeroso, consapevole e attivo; che sia sempre maggiore la presenza di giovani a teatro e che gli stessi scelgano lo spettacolo dal vivo come un appuntamento fisso e irrinunciabile per la propria crescita.

PINO STRABIOLI

Eโ€™ vero che sono il direttore artistico della Stagione del Mancinelli e il mio giudizio potrebbe apparire di parte, ma devo dire che il bilancio del Mancinelli รจ ottimo: cโ€™รจ una bella affluenza, segno che gli orvietani hanno accolto le proposte che ho fatto. Del resto abbiamo inaugurato il 2023 con Vincenzo Salemme che ha portato a Orvieto la prima nazionale di โ€œNatale in casa Cupielloโ€, e devo dire che ormai Vincenzo รจ di casa al Mancinelli. Lo spettacolo peraltro ha registrato incassi record e tenerlo a battesimo รจ stato bello. In questi anni ho provato via via ad inserire anche cose sempre piรน sperimentali, con un occhio anche agli attori di cinema, come Cristiana Captondi.
Ecco perchรฉ, il bilancio, per quanto mi riguarda รจ ottimo. Lo vedo, poi, prevalentemente passeggiando per Orvieto, ed รจ questo per me il premio maggiore. Quindi per il 2024 procederemo per questa via. Per quanto riguarda il mio personale augurio allo spettatore del teatro e al teatro stesso, dico che ci lamentiamo delle nuove tecnologie che con lo streaming producono crisi soprattutto per il cinema per lโ€™offerta delle piattaforme, ma il teatro da questo punto di vista รจ abbastanza indistruttibile. Sono in tournรฉe col mio spettacolo su Paolo Poli nei teatri grandi e in quelli piccoli, e vedo che comunque il pubblico ha proprio voglia di incontrare lโ€™attore, una voce, il racconto e di emozionarsi dal vivo.
Per cui non temo per il futuro del teatro, tanto meno per quello del Mancinelli a partire dalla sua bellezza, propria di un teatro dellโ€™800 e con unโ€™acustica perfetta; logisticamente posto tra Firenze e Roma per cui รจ raggiungibilissimo. E devo dire che ogni volta che vado a proporre la Stagione trovo soltanto adesioni e gradimento perchรฉ il Mancinelli dร  emozioni, persino quando non cโ€™รจ lo spettacolo.

BEATRICE RIPOLIย 

 

Beatrice Ripoli

Direttrice artistica di Fontemaggiore รจ Beatrice Ripoli, la responsabile della Scuola di teatro Mutazioni, Valentina Renzulli, dichiara che “Il bilancio 2023 di Fontemaggiore รจ molto positivo perchรฉ รจ stato il primo anno in cui รจ realmente ripartito tutto il nostro lavoro dopo quello che รจ avvenuto tra il 2021 e il 2022 che ha determinato una situazione terribile. Fontemaggiore ne ha risentito parecchio perchรฉ noi siamo a stretto contatto con le scuole, le famiglie, il territorio e il lockdown ha inevitabilmente allontanato dal teatro. Invece il 2023 รจ stato un anno in cui le scuole sono state presenti a teatro, abbiamo sempre avuto degli ottimi numeri. Per il 2024 Fontemaggiore ha organizzato tante cose, a partire dal nostro impegno per il quartiere di San Sisto e, in generale, per la cittร  di Perugia perchรฉ abbiamo come missione il rapporto con il welfare culturale che, del resto, fa parte del Dna di Fontemaggiore. Le nostre attivitร  sono sempre collegate non solo alla formazione degli attori ma soprattutto a quella del pubblico e nel creare una cultura teatrale intorno a noi che รจ fondamentale, cercando di far capire che il teatro ha ancora un suo senso. E trasmettiamo questo soprattutto ai giovani che sono abituati a un altro tipo di comunicazione ma che hanno infinite e sorprendenti capacitร  che noi adulti spesso sottovalutiamo. Noi ci auguriamo che il pubblico continui a sceglierci perchรฉ cโ€™รจ un rapporto speciale che siamo riusciti a instaurare a Perugia cosรฌ come a Spello, grazie allโ€™attivitร  che svolgiamo da ventโ€™anni al Teatro Subasio. Allo spettatore auguriamo che questa onda lunga che lo ha riportato in platea prosegua, non solo grazie a Fontemaggiore, ma anche a tutti quelli che operano nel panorama teatrale dellโ€™Umbria.

PAOLO CARDINALI

Per il Lyrick il bilancio della stagione 2023 รจ davvero buono e possiamo dire che abbiamo assistito al ritorno del pubblico in teatro, su questo cโ€™รจ da ritenere che abbia inciso la voglia che cโ€™era dopo il Covid di tornare a teatro e, in generale, di uscire e vedere cose. Un trend che, stando a questa prima parte della Stagione, รจ confermato: lo โ€œSchiaccianociโ€ del 6 gennaio sta andando benissimo come pre vendite, cosรฌ come โ€œDove eravamo rimastiโ€ con Lopez e Solenghi del 9 gennaio. Buoni riscontri anche per quanto riguarda i musical: โ€œSister Actโ€ รจ andato benissimo, altrettanto sarร  per il prossimo spettacolo โ€œIl marchese del Grilloโ€ che ha riempito entrambe le date del 13 e 14 gennaio. โ€œMare fuoriโ€, poi, si preannuncia un successo. Al pubblico auguro di mantenere un poโ€™ di ottimismo anche se francamente il periodo รจ davvero drammatico, credo che in generale non si sia compreso che il mondo rischia di implodere. E forse proprio questo contesto di guerra e drammi puรฒ spingere lo spettatore a ritagliarsi a teatro un momento tutto suo, importante.

FULVIA ANGELETTI

Per il Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi il 2023 รจ stato uno tra gli anni piรน positivi per i festeggiamenti dei nostri primi vent’anni e per il ritrovato entusiasmo post Covid. Abbiamo poi avviato anche questo interessante progetto di produzione che chiaramente ha arricchito tantissimo la nostra attivitร : mi riferisco in particolare a โ€œOgni angolo, ogni pietraโ€ che ha avuto un seguito davvero consistente e tutti gli spettacoli della Stagione hanno registrato il tutto esaurito. Per il 2024 consolideremo ulteriormente il progetto relativo alle nostre produzioni, prevedendo piรน repliche rispetto allo scorso anno e rafforzando anche i corsi di teatro. Lโ€™augurio allo spettatore รจ quello di avere sempre una mente e un cuore curiosi, perchรฉ il teatro in fondo ci porta a rispecchiarci sempre in qualcosa che ci riguarda anche quando non lo si pensa. Quindi lโ€™augurio รจ di uscire di casa, di prendere queste occasioni come fossero uniche, soprattutto in questo contesto in cui siamo relegati tutti davanti alle piattaforme, a qualcosa che รจ uguale per tutti in tutto il mondo, mentre il teatro รจ sempre unโ€™esperienza nuova.

ROBERTO BISELLI

 

Personalmente il bilancio 2023 รจ stato eccezionale, visto che ho tagliato il traguardo di cinquantโ€™anni di teatro con la possibilitร  di andare in scena con uno spettacolo importante come โ€œVecchi tempiโ€ di Harol Pinter presentato al Todi Festival nellโ€™agosto scorso per la regia di Pierpaolo Sepe con Lisa Galantini e Sara Bertelร . Eโ€™ stato un grande successo che riporteremo in scena.
Oltre allโ€™attivitร  del Teatro di Sacco il 2024 ci vedrร  alla ripresa del lavoro con la continuazione anche del bel progetto di Trevi che vede realtร  associate gestire uno spazio pubblico e far diventare luogo di incontro; di una stagione teatrale interessante e di coniugazione con la cittร . Lo spettatore di oggi ha tante possibilitร  in piรน, poichรฉ ci sono tante occasioni, tanti luoghi che producono tanta qualitร  che si espande, e noi cerchiamo nel nostro piccolo di costruire e dare il nostro contributo. Lโ€™importante รจ sempre la qualitร , รจ sempre la partecipazione, รจ sempre la presenza. Senza la presenza รจ difficile che esistano una buona comunicazione e una buona relazione e, di conseguenza, che esista una buona visione. Il teatro รจ sempre l’intermediazione tra la visione e la manifestazione dei sentimenti dello spettatore. Lo spettatore ha bisogno di vivere sentimenti reali e concreti, quindi non possiamo che augurarci un bellissimo anno e che tutto prosegua in questo progetto che ci ha visto impegnati fin dal 1985. Sempre sulla barricata, in prima linea.

DAVIDE SACCO

Il bilancio 2023 per il Manini di Narni รจ florido e segue un trend che ogni anno ha visto sia un costante rinnovo di pubblico, sia un aumento dagli abbonati, compreso quello dei giovani, degli under 35; e questo per noi รจ importante. La stagione, del resto, รจ partita nel 2023 con la coppia Milena Mancini e Vinicio Marchioni con il debutto regionale di โ€œSposerรฒ Biagio Antonacciโ€; poi โ€œMiseryโ€ di Filippo Dini, quindi la nostra nuova produzione in prima nazionale โ€œSesto potereโ€ e a breve, il prossimo 13 gennaio, avremo โ€œNothingโ€ il nuovo spettacolo di Michela Lucenti e Balletto Civile. E se lโ€™anno scorso abbiamo portato Theodoros Terzopoulos con โ€œAspettando Godotโ€; questโ€™anno, dopo due anni di lavoro, avremo addirittura Milo Rau, lโ€™11 e 12 febbraio, e stiamo parlando del piรน importante esponente della regia contemporanea. Questo dimostra come il Manini ogni anno si confermi una fabbrica dโ€™arte tra le piรน interessanti grandi non solo a loivello nazionale ma internazionale. Detto che le nostre produzioni, tra lโ€™altro, stanno girando in tutta Italia. Quindi ci sentiamo allegri e felici. Allo spettatore rinnovo il mio grazie per la fiducia che ci accorda ogni anno e ogni giorno. Per lo spettatorein generale, di puntare sempre di piรน sulla curiositร , sulle nuove drammaturgie perchรฉ sta a lui proteggere il teatro; deve essere paladino della bellezza, quindi auguro allo spettatore di rimanere saldo nei suoi principi morali e curioso in quelli estetici.

 

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