CORCIANO – Al Teatro della Filarmonica di Corciano sabato 30 dicembre alle ore 18 va in scena La favola di Natale di Giovannino Guareschi con Pino Menzolini voce recitante, nella foto di copertina, e Federico Gili fisarmonica e arrangiamenti musicali.
LO SPETTACOLO
“E’ la storia di un bambino, Albertino, della nonna, del cane Flik e della lucciola: una bizzarra compagnia che intraprende un viaggio verso un papà, un figlio e un padrone, lontano da casa perché prigioniero di guerra. È la storia – si legge nella nota di presentazione dello spettacolo – di uomini privati della loro libertà che, nella notte di Natale, si trovano tutti riuniti in una baracca fredda e desolante ad ascoltare una favola che li riporta nel mondo che esiste al di fuori del filo spinato che delimita i confini del lager. Un mondo fatto di bambini, di sogni, di speranze, di mamme. Un mondo dove freddo, fame e nostalgia sono solo un brutto ricordo lontano. Ma la “favola” nasce anche con un preciso intento polemico e di denuncia, nulla di ciò che è raccontato, pur nel divagare fantasioso e ricco del testo, è casuale. Ogni cosa e accadimento hanno un preciso riferimento alla realtà. E la denuncia sociale Guareschi la ottiene mirabilmente alternando nel testo momenti di malinconia e tristezza a momenti di puro umorismo e satira.
NOTE DI GIOVANNINO GUARESCHI
Giovannino Guareschi: “Questa favola è nata in un campo di concentramento del Nord-ovest germanico, nel dicembre del 1944, e le Muse che l’ispirarono si chiamavano Freddo, Fame e Nostalgia. Questa favola io la scrissi rannicchiato in un “castello” biposto, e sopra la mia testa c’era la fabbrica della melodia. Io mandavo su da Coppola versi di canzoni nudi e infreddoliti, e Coppola me li rimandava giù rivestiti di musica soffice e calda come lana d’Angora. […] Ma la sera della Vigilia, nella squallida baracca del Teatro, zeppa di gente malinconica, io lessi la favola e l’orchestra, il coro e i cantanti la commentarono egregiamente, e il “rumorista” diede vita ai passaggi più movimentati. […] Io vi racconterò una favola e voi la racconterete al vento di questa sera, e il vento la racconterà ai vostri bambini. E anche alle mamme e alle nonne dei vostri bambini, perché è la nostra favola: la favola malinconica d’ognuno di noi”.
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È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it